Sri Vemu Mukunda: Yoga del suono

Sri Vemu Mukunda, yoga del suonoVia per la conversione delle energie, di accordatura dell’uomo con sé stesso e con il mondo

Pur essendo stato Sri Vemu Mukunda uno dei maestri contemporanei di questa disciplina destinati a lasciare una traccia, le notizie biografiche su di lui sono scarne. Vemu Mukunda stesso, pur essendo un uomo di cultura e un ottimo musicista, non amava apparire.

Vemu nacque l’11 Marzo 1929 a Bangalore e morì a Londra il 4 Febbraio 2000. La sua appartenenza ad una famiglia agiata gli permise di poter compiere studi musicali in India, dove divenne un ottimo strumentista di Vina, il principale strumento a corde dell’india del Sud, e di completare i suoi studi universitari in Fisica nucleare a Glasgow, in Gran Bretagna.

Notizie molto attendibili gli attribuiscono un incarico come ricercatore nel campo della fisica nucleare presso l’università di Strathclyde. Vemu Mukunda indagò con la curiosità intelligente dello scienziato, unita all’amore del musicista, i fenomeni del suono, lo studiò analizzando le sue caratteristiche e i suoi effetti sugli esseri umani e sull’ambiente.

Da musicista collaborò con Maynard Ferguson, con Maurice Béjart, senza tralasciare esponenti della musica leggera come Eric Clapton, Yoko Ono e John Lennon ed Elton John.

Vemu Mukunda cercava di scoprire le potenzialità insite negli esseri umani: era capace di suonare la Vina per ore, ascoltando l’effetto dei suoni su di sé, così come di tentare di attraversare il canale della Manica a nuoto per sperimentare la sua risposta fisica ed emotiva nell’acqua in condizioni limite.

Vemu Mukunda compì viaggi in Tibet, in India, In Europa e negli Stati Uniti. Sicuramente incontrò alcuni monaci buddisti tibetani, così come sicuramente conobbe e frequentò diversi Maestri Spirituali contemporanei con cui si confrontò nel suo cammino di ricerca interiore legato allo Yoga del Suono.

Sri Vemu però non amava parlare di sé e nemmeno farsi fotografare, preferiva parlare del Suono e delle sue potenzialità e del Suono come via per ritrovare la Spiritualità.

Nella sua analisi egli parte prima di tutto dallo studio delle caratteristiche principali del suono: l’altezza (frequenza vibratoria), l’intensità (volume), il timbro (caratteristiche della voce o dello strumento che lo producono).

Prosegue poi prendendone in considerazione anche la durata, cioè la lunghezza di un suono nel tempo (un secondo, 2 secondi ecc…).

In questo modo sono stati analizzati alcuni dei mantra principali e delle scale che compongono i Raga in uso nella musica indiana e nella medicina Ayurvedica.

Vemu Mukunda ha detto più di una volta ai propri allievi: «Come la luce, se focalizzata e indirizzata in modo particolare, può uccidere o guarire, così può succedere per il Suono». E aggiungeva: «Torniamo al Suono; allontanandoci dalla vibrazione originaria e creatrice ci siamo persi e ci siamo scollegati dalla nostra fonte di energia spirituale».

Tornare al suono come fonte di equilibrio e di benessere, perché l’essere umano è capace di suonare e risuonare indipendentemente dal fatto che sappia cantare, suonare o che conosca la musica.

L’essere umano entra in vibrazione con la totalità del corpo e può considerarsi racchiuso in tre ottave sonore: immaginiamo di trovarci davanti la tastiera di un pianoforte e suonando i tasti bianchi in sequenza, a partire dal DO centrale, andiamo a raggiungere il terzo DO a destra. In questo modo abbiamo percorso idealmente le potenziali sonorità delle tre ottave del nostro corpo.

Le nostre risonanze appaiono evidenti nella voce, che cambia frequenza in base agli stati d’animo, alle emozioni e alle sofferenze fisiche, così come è la nostra voce, per prima, a evidenziare gioia e benessere.

Lo Yoga del Suono è una via armonizzante per il corpo, la mente e lo spirito e la pratica del mantra Om/Aum, a detta di tutti i Maestri, è una delle pratiche principali.

Anche per Vemu Mukunda è di grande importanza la pratica di questo mantra e ne predilige l’intonazione nella forma di Aum con l’altezza definita e la ritenzione del respiro. Ma vengono utilizzati anche altri mantra anche questi intonati con un’altezza e un’intonazione specifica.

Le scale indiane vengono suonate ed intonate utilizzando le sillabe SA, RI, GA, MA, PA, DHA, NI, SA.

Vemu Mukunda ha posto l’accento sullo Yoga del suono inteso come via per la conversione delle energie, di accordatura dell’uomo con sé stesso e il mondo e l’universo in cui vive.

 

Articolo di Ida Sommovigo, tratto da http://www.yoga.it(link originale)

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