La musica oggettiva di Cartesio

Cartesio e la musica

Cartesio, padre del razionalismo moderno, non poteva che dare una spiegazione razionale alla musica, ammettendo però dei limiti quando si cerca di capire con la matematica perché una musica piace. Comunque possiamo trovare nel suo pensiero spunti della musica “oggettiva” di Gurdjieff.

L’approccio di Cartesio alla conoscenza della musica si può desumere dalla sua opera “Compendium Musicae“, un breve trattato sulla musica pubblicato postumo. In quest’opera vengono analizzati gli intervalli musicali rappresentandoli con linee rette suddivise in sezioni di proporzioni precise, come ad esempio l’ottava, che ha una suddivisione a metà (1/2) della linea, oppure la quinta che è di due terzi (2/3), un pò quello che faceva Pitagora con il monocordo. In questo senso Cartesio ricerca la bellezza nei rapporti matematici semplici, cioè quelli dati dai numeri 2, 3 e 5, che gli appaiono più consonanti, mentre i rapporti più alti lo sono meno.

Una musica “oggettiva”

La musica è quindi una cosa misurabile, riconducibile a precise regole della percezione che privilegiano alcuni rapporti piuttosto che altri (vedi sezione aurea per esempio). Cose che esulano dalla mera prova del gusto musicale, troppo variabile e indefinito, che deriva dalle esperienze e dalla cultura di chi ascolta. Anche il tempo in questo senso si può ricondurre ai medesimi rapporti e quindi misurare, mentre il timbro e l’intensità sono variabili non misurabili, quindi secondarie secondo il filosofo della ragione. Mi sembra che qui ci siano tracce del’idea di Gurdjieff di una “musica oggettiva“, cioè di un’arte basata su principi matematici spiegabili che deve avere nell’utile la sua realizzazione.

In questo senso potremmo pensare che le cose che riguardano il gusto non è che non siano spiegabili matematicamente, è solo che non abbiamo la conoscenza per farlo, giacché tutto ciò che esiste in quest’Universo ha un’origine matematica la cui perfezione potremmo dire originata di Dio stesso, oppure essere Dio stesso, come una specie di energia motrice che crea tutto ciò che riusciamo a percepire e molto di più.

La musica oggettiva di Gurdjieff è trattata tra le altre cose nel mio libro “Musica a 432 Hz Integrale“, in cui cerco di ricercare la fusione tra matematica e musica, come ipotizzava anche Cartesio, che potete sentire nel brano “Pavane” di Fauré ad esempio, che naturalmente v’invito a scoprire. Grazie.


UTILITA’


VIDEO: Pavane Op. 50 (Fauré) – Pythagorean Tuning 432 Hz


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