Il tamburo: lo strumento del cuore!

osho, il tamburo è lo strumento del cuore!Vi siete mai chiesti qual è stato il primo strumento musicale?
La certezza assoluta non c’è, ma è probabile si tratti di un tamburo, oppure uno strumento similare (ad es. un tronco d’albero incavato) per produrre ritmo.
Detto così sembra quasi banale, infatti è presumibile che si sia sviluppata prima la componente ritmica di quella melodica, data la sua maggiore semplicità e immediatezza, ma se ci pensiamo bene, c’è di più.
Il primo senso che si sviluppa in un bambino nel ventre materno è l’udito, questo è logico, perché gli altri sensi non servono in quel luogo. Il feto che cresce non deve fare nulla, la madre respira per lui e lo nutre. Dall’esterno arrivano stimoli uditivi, ma una cosa è sempre presente e costante per tutti i nove mesi della gestazione: il battito del cuore della mamma.

Questo ritmo si radica profondamente nell’essere del bambino. Quando poi nasce, il sistema mentale e quello corporeo portano con sé il ricordo di quel battito, e le madri lo sanno bene, infatti per farlo addormentare lo avvicinano al petto e quindi al cuore, e lui si tranquillizza.
Il cuore continua ad avere un suo richiamo, anche da grandi, se si soffre d’insonnia, basta ascoltare un orologio con un ticchettio “umano”, come quelli a pendolo di un tempo, meglio se non è metallico come quelli moderni. Con quell’atmosfera ci si ritrova inconsciamente nell’utero e si può riposare con tranquillità.

Ecco da dove deriva il tamburo, il ritmo primitivo a cui non si può resistere. Se chi lo suona è bravo, le gambe si muoveranno da sole, sarà impossibile restare indifferenti. Non è sofisticato, ma piace a tutti perché arriva nel cuore immediatamente, non è filtrato da nulla.
Tutte le culture primitive hanno il ritmo dei tamburi nella loro tradizione, vi accompagnano le loro danze, scandiscono il ritmo delle attività quotidiane. Il ritmo è interculturale al massimo, tutti lo possono capire, anche i ritmi più complicati non sono indifferenti a nessuno. Se provate a fare ascoltare a una persona non preparata una melodia dodecafonica troverete difficoltà, mentre con un ritmo di 21/8 delle danze bulgare non vi sono problemi, è molto più comprensibile.
Il tamburo ha anche un approccio molto semplice, chiunque lo può suonare. Anzi tutti lo fanno, quando picchiettano sul tavolo con le dita. E’ molto naturale, ci riporta indietro di diecimila anni, sotto le stelle in una foresta.
Se un uomo non risponde al tamburo, è diventato di plastica, ha perso il cuore a causa delle artificialità del mondo moderno. E’ morto purtroppo!

(articolo ispirato agli insegnamenti del maestro Osho)

by Wenz

 

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