Letterina a Babbo Natale

Caro Babbo Natale,
Non credo di averti mai scritto una lettera, neppure da bambino. Ma c’è sempre una prima volta, e così ho deciso di farlo ora, perché credo che ci sia veramente bisogno di tutto lo “spirito del Natale”. Io sono un ragazzo italiano (in realtà ho 37 anni, ma da noi si dice così ancora…), e ti vorrei parlare un po’ del mio strano paese, forse ti farà scendere una lacrimuccia, ma è necessario.

Vivo in un posto che, nonostante sia definito il “Bel Paese”, contiene alcune delle più grandi contraddizioni esistenti. Abbiamo avuto, ed abbiamo tuttora, grandi musicisti, grandi architetti e artisti, grandi scienziati, grandi letterati, grandi religiosi, grandi automobili, insomma eccellenza in ogni campo umano che sia culturale e tecnologico. Eppure nello stesso tempo abbiamo grande ignoranza diffusa, grandi lobbie e caste, piccoli politici (grandi S… è meglio non dirlo), grande criminalità organizzata, grande povertà economica e di spirito, grande disoccupazione e crisi economica, grande crisi sociale e differenze tra le classi, grande incertezza per i giovani, ed è meglio non continuare, perché la lista sarebbe lunga.

Ieri, vedendo una trasmissione televisiva serale, mi è saltato all’occhio qual è il nostro principale problema. Nessuno può negare che il mondo stia cambiando, e con esso cambieremo anche noi, ma vedere politici che, senza controllo di se stessi, si scagliano contro i giovani in quella maniera è lo specchio di quello che sta succedendo. I giovani non lo capiscono perché non hanno ancora esperienza e i politici non lo capiscono perché non hanno Q.I. a sufficienza. Questo è il nostro problema, le persone intelligenti e consapevoli non si dedicano alla politica in modo attivo, ma lasciano che sciocchi e incompetenti, che non vedono a un palmo dal naso, lo facciano al posto loro. E così succede che invece di investire sulla ricerca, sulla cultura, sul futuro dei nostri figli, si spendano (in tempo di crisi) enormi somme di denaro per l’industria bellica, con l’acquisto di nuove diavolerie come aerei caccia bombardieri o che so altro.

Si giustificano con: “A queste persone non gli vogliamo dare da lavorare?” E così diamo da lavorare alla FIAT e al suo indotto, all’industria edile e a quella bellica, creando un futuro di disoccupazione per i nostri figli! Certo investire sul futuro smantellando gradualmente le industrie inutili e senza mercato, è un’impresa titanica per persone con poca energia vitale come quelle che si vedono in parlamento, ma sarebbe il loro dovere. Invece egoisticamente se ne stanno li a scaldare una sedia e a ricevere le richieste di quella o questa “corporazione” che al momento li tiene per la gola, negandogli voti e sostegno alle prossime elezioni. Dicono: “La cultura non si mangia”. Cosa faremo fra vent’anni? Mangeremo i caccia bombardieri?

Certo era facile governare quando l’economia tirava a gonfie vele, qualsiasi idiota lo poteva fare. Ma adesso è finita. Ora è tempo che le persone migliori si assumano le loro responsabilità e mettano da parte i mediocri per portare avanti questo paese. E’ tempo che uomini come Giulio Cesare e Lorenzo il Magnifico ritornino, persone di grande cultura, sapienza e intelligenza.

Non ci vuole nessuna “Wikileaks” per sapere in che mondo viviamo, ma ti prego Babbo Natale, fammi questo grande regalo. Io me lo merito, sono sempre stato buono, tu lo sai. Per favore, fai che le persone intelligenti possano comandare, che possano governare il loro paese. Fa che le persone arroganti, arriviste, sciocche, furbe, povere di spirito e insensibili, non governino più. Mai più. Fa che ne nascano sempre meno. Il mondo ne ha già abbastanza di persone che non s’impegnano per tutti. Fai nascere tante persone intelligenti, ti prego e fa che quelle sciocche non li rovinino.

Con grande speranza.

Wenz

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Un commento

  1. Oh my God, non avrei saputo scrivere di meglio. E ti prego Babbo Natale, fa’ che ce ne siano tanti che la pensano così e che, se mai si siederanno su quelle sedie, continuino a pensarla così.

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