Quattro parole per definire la meditazione

Quattro parole per definire la meditazioneLa vera meditazione è difficile se non impossibile da definire, nonostante vi sia continuamente chi ci prova, rimane un’esperienza che non può essere resa dal solo uso della lingua parlata. In Oriente esistono comunque parole che si avvicinano di più al senso completo, e questo perché l’esperienza della meditazione è più radicata da quelle parti del globo.

 

In Occidente, viceversa, saranno disponibili più termini che riguardano la tecnologia e la scienza, ma meno che trattano di spiritualità. Questa è una prima differenza da comprendere.

Le prime tre parole usate riguardo alla meditazione sono presenti anche in Occidente, e ne possiamo facilmente capire il senso, mentre una quarta parola non è traducibile in una lingua Occidentale, proprio perché le esperienze di quel tipo sono carenti.

Ecco le parole in ordine:

Concentrazione: focalizzare l’attenzione su un unico punto.

Contemplazione: è uno sviluppo della concentrazione. Si tratta di una focalizzazione costante sulla stessa esperienza, sempre più in profondità per arrivare a coglierne la globalità.

Meditazione: uno dei primi a parlare di meditazione in Occidente fu Marco Aurelio, che però non la conosceva a fondo. Egli la definì come una concentrazione e una contemplazione più profonda. Sostanzialmente il modo di vedere questo termine nei nostri paesi d’Occidente non è cambiato in quasi duemila anni, e ancora oggi è questo il significato che si dà alla parola meditazione.

Dhyan: questo termine significa “oltre la mente”. Non è né concentrazione né contemplazione né meditazione, perché sono tutti e tre stati che avvengono all’interno della mente. Perché la vera meditazione avvenga, la mente deve scomparire per lasciare il posto, anche se solo momentaneamente, a una coscienza superiore. La parola “dhyan” è tradotta in cinese con “ch’an”, in giapponese con “zen” e in lingua “pali” con “jhan”, sono tutte parole simili che vogliono evidenziare come la vera meditazione avvenga solo in assenza della mente.

(Articolo ispirato agli insegnamenti di Osho)

by Wenz

Condividi

Lascia una risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *