Il rispetto: una preghiera!

la più bella preghiera è il rispettoVi capita mai di pregare?
Molti di noi sono credenti e pregano tutti i giorni, altre persone invece non credono e perciò non lo fanno mai.
Sarà anche vero, ma ci sono molti tipi di preghiera, e così anche quelli che credono di non farlo, in realtà magari potrebbero pregare inconsapevolmente.

 

Se ci pensate bene anche l’amore incondizionato, il rispetto per tutto ciò che esiste e per la vita, anche questa è religione, forse la più pura che esista.  Il fatto che ci siamo è una prova che l’esistenza ci ha voluti qui ora, non dobbiamo credere di essere nati per caso, perché tra milioni di possibilità che non nascessimo invece ce l’abbiamo fatta. Il solo fatto di esistere indica la nostra importanza, e questo vale anche per tutti gli altri esseri umani. E non solo, vale anche per tutti gli esseri viventi, dal presidente dello stato più potente, all’uomo più povero del mondo, nessuno è superiore o inferiore per la vita. Il sole sorge per entrambi, la luna brilla per tutti e due, l’aria riempie i polmoni di entrambi.
Il rispetto per tutti dovrebbe risiedere nei nostri cuori, dovrebbe insegnarci la religione della “reverenza per la vita”, dovrebbe eliminare il pregiudizio su chi sia utile o inutile. Questa è una preghiera molto potente. Ora, sapendolo, sono sicuro che ci sono al mondo molti uomini religiosi che non sanno di esserlo e molti di loro pregano tutti i giorni, ma non ne sono consapevoli. Però pregano

by WENZ

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3 commenti

  1. Tocchi sempre dei temi interessanti. Peccato non poterli commentare tutti. Anch’io credo che tutti noi abbiamo una preghiera nel cuore.
    Oso pensare anzi, e qui mi sento quasi un po’ blasfema, che, spesso, anche una bestemmia lanciata con rabbia impotente possa assomigliare ad una specie di preghiera, una richiesta d’aiuto, una professione di umana vulnerabilità… e poi l’odio non nasconde amore? …certo forse non dimostrerà una gran ‘reverenza per la vita’, né rispetto per l’altrui credo, ma suona pur sempre come una conferma che, sotto sotto, si riconosce l’esistenza di un’entità che ci trascende proprio nel momento in cui si tenta di ribellarvisi, come farebbe un figlio contro il proprio padre.
    Ci siamo, esagero…

    • Eh eh, cara Mad, ognuno la pensa come vuole, non voglio dire che esageri. E’ vero che anche nella negazione una traccia del negato rimane. Credo che l’esistenza se ne infischi delle bestemmie, quindi non preoccuparti per lei, c’era prima e ci sarà dopo che avremo bestemmiato-rovinato la terra. Per la bestemmia possono soffrire chi la dice, e chi la sente. Chi la dice soffre perchè se in una parte del suo essere pensa non sia giusto bestemmiare, si crea una frattura interiore. Chi la sente magari starebbe meglio senza sentirla. Ma qualunque divinità se ne frega delle bestemmie, tanto fanno male a noi! 🙂

  2. (Ciò di cui sopra non voleva certo essere un elogio alla b…)
    Nel mio specifico, trovo che il massimo dell’esperienza mistica si realizzi nel canto, lì sento davvero , attraverso la voce, la tensione del corpo verso l’anima, e a volte, uscendo dal sè, mi sembra di vedere i due così riuniti alla ricerca di qualcosa di più vasto, quasi infinito. Avrò scoperto l’acqua calda, ma sentirlo soggettivamente è sempre un’esperienza inesprimibilmente bella.

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