Dio esiste? Dipende…

Dio esiste?

Ecco una domanda fondamentale per l’uomo, che tutti prima o poi si sono trovati a farsi, o a fare, e a cui è arduo trovare una risposta. Anche se la risposta a questa domanda forse non ci sarà mai (almeno in termini scientifici), in ogni caso dietro a queste due parole possiamo scoprire un mondo utile per tutti: Dio esiste?

Vorrei iniziare questo post con un aneddoto che ho letto su un libro di Osho dedicato al Buddha e che mi ha sempre affascinato.

Il Buddha, quando si recava in un nuovo villaggio, dedicava sempre un po di tempo per rispondere alle richieste della gente che lo veniva a visitare e i suoi discepoli non potevano fargli domande fino a sera su quello che sentivano. Un giorno arrivò dal Buddha un uomo che gli chiese se esistesse Dio, con calma egli gli rispose che non esisteva. Poi in seguito un altro uomo gli fece la stessa domanda e il Buddha gli rispose che invece Dio c’era, infine un terzo uomo gli chiese di dirgli qualcosa su Dio ed egli lo guardò in silenzio per un po’ fino a che questo si alzò e se ne andò soddisfatto. Era stato un comportamento molto strano per cui quella sera un discepolo del Buddha gli chiese come mai avesse detto a uno si a un altro no e all’ultimo nulla. Buddha gli disse che la risposta è per chi porge la domanda, quindi non si doveva stupire di questi tre diversi comportamenti. Al primo disse che Dio esisteva perché era un ateo e non voleva sostenere le sue sciocche convinzioni, al secondo disse il contrario perché era un credente che voleva conferme della sua fede e lui non glie la voleva dare e al terzo invece, che non gli aveva chiesto dell’esistenza di Dio, ma solo di parlargli della sua esperienza su Dio, non aveva potuto rispondere ne si ne no, ma solo lasciare che il silenzio e la sua presenza parlassero da se perché il linguaggio non può esprimere una cosa così profonda come la presenza divina.

esiste Dio?Probabilmente se chiedete dell’esistenza di Dio ad un ateo, vi dirà che non esiste perché altrimenti non potrebbe lasciare che succeda quel che succede nel mondo, come malattie, guerre, fame e altre grandi calamità che affliggono l’esistenza umana. A mio parere questo tipo di pensiero è molto simile a quello di chi invece crede in Dio e prega che egli risolva i suoi problemi, oppure giustifica tutto dicendo: “è il volere di Dio”. In entrambi i casi si tratta di una de-responsabilizzazione molto simile. La persona materialista è portata a dire che siccome Dio non esiste allora non si può fare nulla per migliorare la nostra condizione e quindi molto pragmaticamente il mondo va così e basta, non ci possiamo fare nulla. D’altro canto l’uomo di fede dirà invece che è la volontà di Dio a decidere, per cui anche lui è impotente.

Gurdjieff parla di Dio in termini di “Assoluto” e dice che egli è impotente (almeno direttamente) sul nostro mondo, in quanto siamo soggetti a molte leggi che non dipendono direttamente da chi ci ha creato, ma dal mondo in cui viviamo. In questo mondo viviamo come una specie di automi che tendono a ripetere li stessi errori ed è nostra responsabilità cercare di sganciarci dai nostri automatismi e divenire liberi, come la Natura ci avrebbe creato sin dall’inizio. Trovo che questa visione sia vicina a quella del Buddha, in quanto la cosa che principalmente le accomuna è la responsabilità che l’uomo ha prima di tutto sul proprio comportamento e sugli effetti che esso a su se stesso e sugli altri. Ecco perché la risposta data ai tre uomini dal Buddha era diversa: perché era diversa la loro esperienza.

Se cerchi Dio lo puoi trovare comportandoti come Dio vorrebbe che ti comportassi, seguendo ciò che dovrebbe essere la nostra Natura, cioè quella di vivere in armonia e con intelligenza cercando di fare bene ciò che facciamo e coltivando la consapevolezza. Se ti comporti con consapevolezza sicuramente Dio verrà a trovarti e ne percepirai la presenza in ciò che ami, come nella famiglia, in una bella musica, nell’arte, nella Natura, in un bel rapporto, nella solidarietà e in tante altre cose che possiamo percepire nel mondo in cui viviamo. Alla fine non è importante se Dio esiste oppure no, ma è importante che la nostra esperienza di vita sia piena di Dio.

Per riflettere sulle mie parole ti lascio un paio di canzoni: la prima parla di consapevolezza è l’altra parla di aiuto. Buon ascolto.


RIFLESSI SUL REALE

DIO LO SA


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