Esistono le frequenze curative?
E se sì, quali sono?

Immagine: suono

Si sente spesso parlare di frequenze curative, ma esistono davvero queste frequenze? E in caso affermativo, quali sarebbero? Esistono studi scientifici in proposito? Vediamo di chiarire alcuni di questi punti.

Indice di quest’articolo:

Cosa sono le frequenze curative?

Ogni oggetto esistente è caratterizzato da una certa frequenza, o più precisamente da una sommatoria di frequenze. In realtà non è semplice misurare tali frequenze, per questo è difficile stabilire una precisa frequenza che possa essere utile a tutti per uno specifico problema. Esistono però prove e studi sull’efficacia di alcune musiche per il benessere umano, ma non ci sono studi che provano che una specifica frequenza musicale sia efficace per curare uno specifico disturbo.

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Musiche con frequenze benefiche e curative

Personalmente, più che di specifiche frequenze curative, preferisco parlare di musiche benefiche e curative. Perché è meglio una musica che un singolo suono curativo?

A mio parere il motivo è che una musica coinvolge una moltitudine di frequenze e rende il corpo partecipe all’intero all’ascolto, mentre uno specifico suono dovrebbe rivolgersi a uno specifico disturbo, ma come ho detto prima è molto difficile individuare una singola frequenza efficace, e soprattutto uguale per tutti. Come dimostrano gli studi (li puoi trovare citati negli articoli consigliati al paragrafo precedente) sono le musiche ad essere efficaci. Le musiche possono essere create per concentrarsi su uno specifico spettro sonoro, come la musica a 432 Hz integrale, oppure la musica Nada Yoga. Parlerei quindi più che di specifica frequenza di uno spettro sonoro.

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Consapevolezza nell’ascolto

Vorrei anche parlare di consapevolezza. Essere consapevoli mentre si ascolta una musica permette di aumentarne il valore curativo e benefico. Come dicevo il corpo non dovrebbe essere considerato a settori, ma come un organismo unico composto da molti elementi che concorrono assieme alla salute. La musica è in fondo la stessa cosa, perché un’orchestra è formata da diversi elementi che concorrono a creare una musica comune. Per avere il massimo beneficio dall’ascolto di una musica occorre perciò una certa dose di concentrazione, magari anche una meditazione che abbia la musica come oggetto oppure come catalizzatore.

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Ottenere il meglio dalle frequenze curative

Ora che abbiamo capito che l’ascolto benefico dovrebbe riguardare una musica e non un singolo suono, vediamo un esempio di musica per un ascolto curativo. Ricordiamo che le frequenze non sono altro che energia, e che quest’energia può essere benefica se indirizzata nel modo giusto e con la giusta consapevolezza. Personalmente preferisco cercare di indirizzare nell’ascolto l’energia di una musica benefica ad uno o più Chakra, cercando di distribuire l’energia della musica nel modo più profiquo. Ad esempio per un problema ad un certo organo possiamo cercare di riequilibrare le energie nel Chakra responsabile di quell’organo.

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Esempio di musica curativa

Prima di vedere un esempio di musica curativa mi permetto di ricordare che il primo maestro di noi stesso sono le nostre sensazioni, per cui se sentiamo che una cosa ci fa stare meglio facciamola, ma se invece sentiamo che ci fa peggiorare, smettiamo di farla. Inoltre vorrei ricordare che le frequenze curative andrebbero ascoltate su impianti di buona qualità e meglio da CD o formato FLAC, pouttosto che da MP3. Poi naturalmente piuttosto che nulla va bene anche l’MP3.

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Aria sulla Quarta Corda per il Quarto Chakra

Il quarto Chakra è un centro energetico situato tra cuore e polmoni, che può portare a dolori alle mani o alle braccia se non in equilibrio. Il brano Aria sulla Quarta Corda di Bach è un noto brano rilassante che ho registrato cercando l’efficacia per lo spettro energetico del Quarto Chakra. Ascoltando questa musica e cercando di meditare sul quarto Chakra possiamo migliorare eventuali dolori alle mani o alle braccia. Un buon approccio potrebbe essere quello di dedicare 15 minuti al giorno all’ascolto di questa musica cercando di portare l’attenzione sulle zone coinvolte e cercando di rilassarsi respirando profondamente. I benefici dovrebbero arrivare dopo un paio di settimane di pratica.

Aria sulla quarta corda – Musica a 432 Hz Integrale


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