Il suono terapeutico tra Cimatica e Nada Yoga

cimatica e nada yoga

Dopo aver parlato degli studi che riguardano il rapporto tra materia e suono, e in seguito tra musica e uomo, che costituiscono la disciplina detta Cimatica, mi occupo ora di descrivere come queste conoscenze possono essere impiegate per terapie mediche.
In precedenza ho già parlato di musicoterapia e di yoga del suono. Un’altra pratica terapeutica è stata ideata dall’osteopata britannico Peter Manners e, diversamente da altre, non è somministrata attraverso l’udito, ma tramite il contatto con la pelle, per questo motivo le frequenze non sono per forza nello spettro udibile.

Le frequenze che rientrano nella gamma uditiva sono utilizzate per regolare il sistema immunologico e metabolico, creando così una condizione quasi ottimale per una determinata cellula o un determinato organo. Siccome la malattia rappresenta una situazione di squilibrio per la risonanza, la terapia si serve di uno strumento computerizzato per ristabilire la condizione ottimale tramite frequenza opportune. Queste possono variare a seconda dell’organo o del tessuto da curare. Con un attrezzo manuale, avendo preventivamente spalmato la parte con un apposito gel, le onde sono applicate in sedute di 10-15 minuti ognuna. Le frequenze attraversano i tessuti sani, ma stabiliscono la giusta risonanza in quelli malati.
Attraverso un’opportuna sperimentazione è stato possibile decodificare i segnali cimatici percepibili dalle cellule. In seguito si è contrassegnato ogni organo con un fattore armonico, che è utilizzato per regolare lo strumento.
La terapia cimatica non è una cura, si limita a ristabilire la situazione di equilibrio ideale per far si che il corpo si curi da solo, senza ricorrere a chirurgia o medicine con controindicazioni. E’ ideale tessuti con un’alta capacità di rigenerazione, come la pelle, le ossa e il sistema nervoso periferico.
Sono armai oltre vent’anni che questi strumenti sono utilizzati da infermieri, chiropratici, osteopati e agopuntori di tutto il mondo. Gli effetti collaterali sono assenti, ma la terapia è sconsigliata per pazienti con pacemaker.

Per approfondimenti:
Biopsicofonica

by WENZ

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