La pratica della meditazione come esercizio di attenzione può essere stimolata dall’ascolto di buona musica. Ecco ciò che sta alla base dell’ascolto profondo: un modo di dirigere la propria attenzione mentre si ascolta musica. Dei tipi di ascolto che si possono fare, ho parlato in altri articoli cui rimando per capire meglio di cosa si tratta (li trovate tra i posti consigliati in coda a quest’articolo).
Agli amanti del jazz e dell’improvvisazione piacerà stimolare la loro consapevolezza tramite l’ascolto di un grande pianista, tra i maggiori degli ultimi trentacinque anni almeno: Chick Corea.
Il musicista di origini italiane, ha avuto, una carriera degna di nota, con collaborazioni molto importanti (ad esempio nel gruppo elettrico di Miles Davis). Ha anche scritto brani conosciuti nel mondo del jazz, come “Spain”, “La Fiesta” o “Bud Powell”.
Tra le sue innumerevoli incisioni si trovano però anche dischi di non eccelsa qualità, assieme ad altri molto belli. Tra questi ultimi mi sento di consigliare le “Piano Improvvisations” del 1971, che possono essere adottate appunto per la pratica dell’ascolto profondo.
Data la loro ricchezza espressiva e creativa, possono essere usate per l’ascolto sull’emotività o sulle proprie radici, scegliendo i brani più espressivi per il primo e quelli più ritmici per il secondo. Il carattere improvvisato ne rende la struttura molto variabile e quindi non li userei per l’ascolto sul centro.
Io ad esempio mi sono soffermato sul brano “Where Are You Now”, che trovate allegato in un video di seguito. Mi sono concentrato sul corpo fisico, perciò nella pratica dell’ascolto sulle radici. Mi sono rilassato con qualche respiro profondo e poi ho fatto partire il video. La musica è molto allegra e ritmica, ma mantiene un certo ordine anche se è improvvisata. Ho cercato di abbinare quello che sentivo con le orecchie al mio corpo cercando di capire se c’era un punto che era stimolato maggiormente. Ero concentrato su respiro, corpo e musica assieme e a un certo punto ho visualizzato molte palline colorate che rimbalzavano sulla mia pelle. All’inizio erano su tutto il corpo, ma poi si sono concentrate sulle braccia.
Nella mia esperienza non è importante “capire” quello che vediamo, ma solo divenire consapevoli di come il corpo reagisce allo stimolo musicale, allenando così la consapevolezza.
Bene, allora provate anche voi a fare lo stesso con questo o un altro brano di Chick Corea, vedendo quello che vi stimola tra corpo e sfera emotiva. E buon ascolto profondo.
by Wenz
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