Le onde sonore hanno il potere di agire sulla materia grazie al fenomeno della risonanza, come ampiamente dimostrato dagli studi della Cimatica. Ora al politecnico di Zurigo ci si è spinti oltre, realizzando un apparecchio che rende possibile la levitazione sonora.
La risonanza è quel particolare fenomeno con cui gli architetti devono fare i conti nella progettazione dei ponti, che senza le opportune precauzioni potrebbero essere distrutti dal vento o da sollecitazioni ritmiche. La Cimatica ha a lungo studiato questo fenomeno fin nei minimi dettagli, scoprendone molte applicazioni: dalla disposizione di semplici granelli di sabbia su un violino fino alla misurazione di forme geometriche col laser generate da onde sonore.
Ora al dipartimento d’Ingegneria meccanica del Politecnico di Zurigo, un team tra cui anche l’italiano Daniele Foresti, ha messo a punto un sistema che permette di operare movimenti di materia molto precisi senza toccare fisicamente i materiali su cui esso agisce. Il procedimento è stato descritto sulle pagine della rivista “Proceedings of the National Academy of Sciences”.
Sino ad ora utilizzi simili alla levitazione sonora erano stati resi possibili dalla forza elettromagnetica, ma il problema è che i materiali diventano un limite in questo caso, mentre l’onda sonora permette di interagire con materiali di varia natura, dal dna a materiali tossici o radioattivi, con estrema precisione.
Siamo quindi di fronte ad un’altra dimostrazione del potere del suono sulla materia, ennesima conferma di come le vibrazioni sonore possono essere impiegate per scopi che non riguardano solo l’intrattenimento musicale.
by Wenz
cfr. Le Scienze – Manipolare gli oggetti con la levitazione acustica
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