La teoria delle superstringhe

La teoria delle superstringhe e suonoAlle volte si è portati a credere che quello che esiste intorno a noi è qualcosa di tangibile e reale, proprio perché lo percepiamo in quella maniera. Il problema è che parlando di “percezione” si è in un ambito che esclude l’assoluto per essere invece più relativo.
In passato ho parlato dell’Universo come di qualcosa molto simile al suono, ovvero una vibrazione cosmica presente ovunque, come in una sinfonia di onde sonore. A questo proposito mi sembra interessante la teoria delle superstringhe, con la quale gli scienziati tentano di spiegare la realtà che ci circonda.

Alla base di tale teoria si suppone che i costituenti fondamentali della realtà siano appunto “stringhe” cioè minuscole corde che vibrano a frequenze diverse. Inoltre si presuppongono esistenti molte più dimensioni di quelle da noi percepite, nonché infiniti Universi paralleli. Possiamo notare che questa teoria quantistica è molto simile alla visione della tradizione antica umana (vedi ad es. la “Baghavad Gita”).

Tutto l’esistente sarebbe costituito da piccolisssime vibrazioni di energia, che però vengono da noi percepite in modi diversi, cioè come luce, suoni, odori, eccetera. Passando attraverso ai nostri sensi esse compongono il nostro mondo, che perciò esiste solo dentro di noi. Al di fuori di noi non ci sono suoni, immagini o odori, ma solo un oceano di frequenze, nel quale noi siamo immersi.

Nel caso dell’uomo, è il cervello che elabora le informazioni provenienti dall’esterno, creandone l’immagine che ne abbiamo, ma in realtà non esiste nulla così come lo vediamo noi.

Il modo in cui creature come l’uomo s’interfacciano a questa “realtà virtuale” dipenderebbe dal DNA, ma questo è un altro argomento, del quale magari parlerò più avanti.

by wenz

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