Giorno che passi soffrendo
mi lasci nel buio profondo,
quando in un momento
accarezzi con soffici onde la
realtà complessa di un semplice evento.
Potessi nutrire l’amore che sprofonda
Non sarei costretto a parlare
Di vincoli improvvisi
Che chiudono occhi
E placano senza fine assopiti stenti
E repressi lamenti.
Wenz
Novellara, 11 ottobre 2009
(dedicata al buon vecchio Giacomo Leopardi)
bellissima, davvero. solo volevo sapere se l’hai scritta tu… altrimenti potresti dirmi il nome del compositore? grazie.
Sì l’ho scritta io, sono contento che ti piaccia… in questa pagina ne trovi altre sempre scritte da me:
http://www.enzocrotti.it/alcune-mie-poesie/
Namasté Marta.