Bellezza divina

bellezza della manifestazione divinaLa bellezza è una manifestazione divina, e l’arte è una delle sue forme. Quando il divino si esprime nel suono, allora diventa musica, con le parole è poesia con i colori è pittura, in ogni caso tutto deriva da un unico fulcro, qualcosa che è dentro di noi. E’ il senso della bellezza.
Se cercate una prova dell’esistenza divina, la troverete nella musica interiore, in quell’armonia che deriva dal riportare in equilibrio il proprio centro naturale.

Il successo delle istituzioni religiose è nella divisione interna dell’uomo, nella dissociazione. Se una persona diventa integra non perderà tempo a cercare teologie e sistemi religiosi vari, la sua vita, il modo in cui cammina, mangia, dorme, saranno l’unica vera prova dell’esistenza di dio.
Al di fuori di questa non ne esistono altre. Si potrebbe dibattere in eterno, alla fine ci si troverebbe davanti ad un muro. “E’ solo questione di fede!” direbbero alcuni.
Ebbene no, non è questione di fede, è un’esperienza che si può fare. Quando, anche per pochi attimi, sentiamo questo equilibrio interno, questa “armonia delle sfere” come la definivano i filosofi antichi, quando udiamo la musica interiore, allora abbiamo una prova dell’esistenza divina.
Se ci pensate bene, non è una cosa tanto impossibile. Il suono, in quanto tale, non esiste in natura, esistono solo molecole di materia che urtano tra loro. E’ la mente che interpreta gli impulsi elettrici che le arrivano dall’orecchio e li trasforma in suono. Si tratta quindi di percezione e non di una caratteristica intrinseca alla fisica oggettiva.
Nessuna persona intelligente può essere convinta dell’esistenza del divino da un discorso, da un’elucubrazione, ma da un’esperienza interiore sì però. Quando accade, la sensazione che ne deriva non lascia alcun dubbio.
Allora cercate di avere un’apertura alla vita come se foste tutti musicisti o poeti e fate della gioia che ne deriva la vostra religione, e della bellezza interiore la vostra guida.

by Wenz (www.enzocrotti.it)

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4 commenti

  1. Ah, quanto mi ha sempre affascinato questa ‘armonia delle sfere’, qualche volta ho creduto di sentirla! Ma… se nello spazio profondo non possono prodursi suoni per mancanza di atmosfera, forse nel silenzio mi ero solo sintonizzata sui ritmi interni del mio corpo terreno, del mio sistema cardio-circolatorio e respiratorio, sul suono dei neuroni che si rincorrono (ormai disperatamente) nella mia testa.
    Siamo dunque noi che produciamo questa armonia celeste, il divino sta già dentro di noi, eppure siamo sempre noi che stentiamo a percepirlo?

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