Un pensiero sul Vangelo

Un pensiero sul Vangelo e la musica

“Nel principio era la Parola, la Parola era con Dio, e la Parola era Dio.” (Giovanni 1:1)
Questo è il controverso inizio del Vangelo di San Giovanni, che suscita differenti interpretazioni. Io ne vorrei suggerire una mia.

Il termine “parola” è tradotto a partire da “logos”, che si trova nei vangeli in greco (perciò già traduzioni, seppur antiche, degli originali in ebraico). Comunque alcuni sostengono che Dio equivale alla sua “parola”, o al suo “pensiero”, come se questi fossero una rappresentazione della sua stessa entità. Oppure c’è chi identifica “logos” con la parola “verbo” e poi, siccome questo verbo era con Dio, e poi era Dio stesso, si accosta il “verbo” alla natura divina di Gesù Cristo, in quanto egli è espressione divina che si fa concreta trasformandosi in uomo, quindi egli sarebbe il “verbo” di Dio.

Mi permetto di ricordare che tutti noi siamo concreti, siamo una incarnazione (alcuni dicono una re-incarnazione), e prima di nascere potevamo essere con Dio, e magari siamo una piccola parte, ma non per questo meno importante, di Dio stesso. Ricordiamo che nella Bibbia si dice che l’uomo è fatto a immagine e somiglianza di Dio, quindi credo che questa interpretazione potrebbe anche essere proponibile.
Però preferisco credere che in questo passo si parli di verbo inteso come “volontà di agire”. Quindi un’azione consapevole, proprio come immagino debba essere un “verbo divino”, perché poi è scritto in seguito alle prime parole:
“Egli era in principio presso Dio: tutto è stato fatto per mezzo di lui”. E qua l’azione e la volontà di agire ha una perfetta descrizione.

Il termine “Parola” presuppone un linguaggio, e presuppone qualcuno in grado di intenderlo. Se all’inizio c’è solo Dio, chi dovrebbe ascoltare le sue parole? Se c’è solo Dio, perché dovrebbe avere un pensiero? Io credo che non ne avrebbe bisogno. Invece l’azione e la volontà sono il meccanismo che mette tutto in moto e che porta Dio a creare il sistema di cose nel quale esistiamo e nel quale dovremo manifestarci seguendo la sua volontà. Anzi, è come se noi stessi fossimo la volontà del signore, che si manifesta e concretizza tramite noi.

Per finire citerò il Padre Nostro:

“Padre nostro, che sei nei cieli,
sia santificato il tuo nome,
venga il tuo regno,
sia fatta la tua volontà
come in cielo così in terra.
Dacci oggi
il nostro pane quotidiano,
e rimetti a noi i nostri debiti
come noi li rimettiamo
ai nostri debitori,
e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male.
Amen”

by Wenz

Cfr.:
http://www.biblebasicsonline.com/italian/07/0704.html
http://it.wikipedia.org/wiki/Padre_nostro
http://www.laparola.net/

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