Osho: cogliere la sfida “dell’essere”

Osho: cogliere la sfida "dell'essere"Eccoci qui, noi uomini. Pensiamo di essere le creature più “sviluppate” del pianeta dove viviamo, e abbiamo l’arroganza di voler amministrare le nostre vite in nome di una fantomatica libertà, che non sappiamo nemmeno cosa possa essere. Siamo sicuri di essere veramente ciò che crediamo?

 

George Gurdjieff sosteneva che non tutti gli uomini possiedono un’anima, e che perciò non tutti sono davvero quello che credono, ma piuttosto una specie di “robottini” ben programmati. Può anche essere vero, il fatto è che le persone hanno un’anima, ma è allo stato di seme, alla nascita. Se non viene coltivata nel modo giusto, potrebbe anche non svilupparsi mai e non far fiorire la nostra vera natura: “L’uomo” appunto.

Questa fioritura è quindi qualcosa da conquistare, non è un diritto, ma è un’opportunità da cogliere. La vita ci offre sempre situazioni per fare in modo che questa nostra vera natura possa svilupparsi. L’importante è rimanere ricettivi, aperti e cogliere l’occasione mettendosi in gioco e rischiando anche, per ottenere qualcosa che va al di la delle semplici gratificazioni materiali tipiche della nostra società.

Qual è il vero obiettivo da perseguire in questa prospettiva?

La vetta da raggiungere è la beatitudine, è il completamento della nostra essenza, è qualcosa che può essere conseguito solo da noi stessi e che nessuno può poi portarci via. Il nostro vero tesoro, che rende la nostra vita e le sue sfaccettature sensata. Altri l’hanno conseguito, ma rimane sempre un’opportunità da raggiungere per tutti, nessuno lo potrà fare al posto nostro. E’ quello che hanno raggiunto Buddha e Cristo, ma che rimane una conquista personale. Loro possono solo esserci da esempio, ma l’impegno per il nostro completamento lo dobbiamo mettere noi.

Ognuno deve trovare il suo sentiero, perché non esiste un percorso valido per tutti in modo uguale. Sono tanti i sentieri e una sola la meta. Una volta intrapreso il viaggio, con tutte le sue difficoltà, si diventa esseri umani davvero. Prima di allora non siamo nemmeno nati, abbiamo solo le fattezze di un uomo, ma in realtà siamo ancora delle creature non libere, schiavi delle nostre stesse vite con tutte le loro vicissitudini e paure.

Solo cogliendo la sfida potremo uccidere il nostro ego e veder comparire al suo posto un’anima simile a dio, un “essere” nel vero senso della parola. Ora siamo solo semi, siamo solo “potrei essere”, quando realizzeremo la nostra natura umana davvero, allora “saremo” veramente esseri umani.

by Wenz

 

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