Musica e memoria

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Il potere della musica è vasto e profondo. Tra le altre cose alcuni studi dimostrano che la musica può stimolare la memoria, cosa che è utile per tutti, soprattutto per le persone anziane o con qualche problema di memoria appunto. Provate anche a stimolare la vostra memoria con l’ascolto di un brano particolare e distensivo: la meravigliosa “Pavane” di Fauré.

Tutti sanno che molto spesso eventi della nostra vita sono collegati a un particolare brano musicale e che l’ascolto di quel brano può richiamare alla memoria eventi ad esso collegato. Ma la musica può andare molto oltre nella stimolazione della memoria.

Ad esempio uno studio dell‘Università del Kansas del 2005, a cui hanno partecipato 124 persone coetanee, ha dimostrato che gli stessi brani musicali richiamano ricordi simili a persone differenti. Come se la musica pervasiva emessa dalle radio possa creare una specie di memoria collettiva (Focus).

Sono molto noti anche gli studi sul discusso Effetto Mozart, la cui musica stimola l’intelligenza e la memoria al punto di migliorare le performance di chi ascolta particolari brani rispetto a chi non li ascolta. Nel 1995, i ricercatori (Newman, Rosenbach, Burns, Latimer, Matocha, e Vogt) presso l’Università dello Stato di New York ad Albany hanno compiuto uno studio trovando un aumento del QI dopo l’ascolto di Mozart, inoltre si è dimostrata una correlazione tra un maggiore QI e i soggetti che hanno una preferenza per la musica classica.

Secondo recenti esperimenti  una musica a basso volume diffusa durante le fasi di sonno profondo migliora la memoria e aumenta  la capacità del cervello. Sono soprattutto le onde lente a compiere un “allenamento” per la memoria, come dice un importante  studio dell’Istituto Italiano di Tecnologia di Genova (pubblicato su Nature Neuroscience)  che ha consentito di identificare i neuroni che sottendono alla regolazione delle onde lente, onde che sono da ritenere fondamentali sia per il buon funzionamento dei neuroni sia per il consolidamento della memoria (Fondazione Veronesi).

Insomma possiamo affermare che la musica ha sicuramente un ruolo importante di stimolazione della memoria arrivando persino a contrastare l’Alzheimer. A questo proposito vi propongo una meditazione per stimolare la memoria. Per questa meditazione scelgo il mio brano “Pavane” di Fauré, un brano composto e realizzato apposta per esaltare le frequenze del sesto Chakra, collegato alla memoria.

Meditazione sul sesto Chakra e la memoria

Distendetevi con alcuni respiri lenti, poi iniziate ad ascoltare il brano a basso volume. Respirate concentrandovi sul punto al centro della fronte chiamato il “terzo occhio“. Ascoltate le sensazioni che la musica vi suscita senza giudicare, come foste osservatori esterni che vedono un film. Alla fine del brano potete farlo riiniziare da capo e continuare la meditazione a piacere. Se affiorano dei ricordi osservate anche questi come fossero proiezioni di un filmato che ha per colonna sonora la musica che state ascoltando.

Buona meditazione e buon ascolto di “Pavane” di Fauré – Musica a 432 Hz Integrale


Ascolto: Pavane Op. 50 (Fauré) – Musica a 432 Hz Integrale


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