Se l’udito è il primo senso che permette di interagire con l’esterno nell’uomo, forse significa che il suono ha una per lui grande importanza. Infatti curarsi con la musica è una realtà ormai affermata, ma l’approccio alla Musicoterapia del mondo occidentale è differente da quello orientale.
Mentre il piccolo uomo è nel ventre materno, i cinque sensi sono già funzionanti, ma il primo di questi che effettivamente permette il contatto con l’esterno è l’udito, grazie al quale il bambino potrà riconoscere le voci di mamma e papà dopo la nascita. In questo senso possiamo affermare che il suono è il primo stimolo esterno che entra in contatto con il nascituro e comincia il processo di arricchimento che continuerà per tutta la vita.
L’oriente
L’importanza della musica per la vita umana è una condizione riconosciuta da millenni in oriente, di cui si possono trovare conferme nelle pratiche della recitazione dei Mantra e nel Nada Yoga. La cultura orientale suggerisce metodi per migliorare la propria condizione di salute, curarsi, meditare e rilassarsi con il suono, ricercando effetti psico-fisici su basi fisiche e matematiche, cosa che possiamo ritrovare anche nella Musica a 432 Hz Integrale.
L’occidente
La musicoterapia occidentale è una disciplina paramedica che si propone di ottenere effetti regressivi per malattie e disabilità, cercando di utilizzare i canali di comunicazione offerti dal suono, dalla musica e dal movimento. Dal punto di vista scientifico si ricercano riscontri teorici e sperimentali per scoprire elementi diagnostici e i metodi terapeutici da utilizzare nella pratica dei terapeuti per le cure di Musicoterapia.
Differenze tra Musicoterapie
L’approccio utilizzato in oriente e in occidente è però differente. In occidente si studiano i meccanismi e l’efficacia del suono sui malati o i disabili, mentre in oriente l’esperienza della musicoterapia è testata da millenni su tutte le persone che praticano le discipline collegate al suono che cura. Questa differenza fondamentale di approccio alla materia è dovuta alla differenza di cultura tra i due mondi, l’uno più spirituale ed olistico e l’altro più razionale e matematico. Ma allora dove sta la verità?
Probabilmente la verità sta in mezzo perché entrambi gli approcci hanno ottenuto risultati importanti. Potremmo dire che proprio dall’unione tra occidente ed oriente potrebbe nascere qualcosa di superiore e davvero benefico. La storia ce lo dirà, nel frattempo meglio trovare ottimi riferimenti in entrambe le realtà della Musicoterapia offerte dalla cultura Yoga e dalla cultura scientifica per curarsi o semplicemente rilassarsi con il suono e la musica.
Benefici della Musicoterapia
Tornando alla musicoterapia per curare e fare regredire disabilità significative ci sono senz’altro motivi per considerare questa disciplina ottimamente: innanzi tutto perché il paziente o la persona può diventare parte attiva praticando la musica con gli strumenti musicali, partendo dai più semplici e immediati come le percussioni ad esempio. Inoltre perché la pratica può essere personalizzata date le molte applicazioni musicali esistenti, dal semplice ascolto di particolari musiche benefiche e rilassanti, alla pratica musicale di gruppo. Non tralasciamo poi la componente socializzante del linguaggio musicale, che essendo tale permette di entrare in contatto anche con soggetti molto difficili, come possono essere persone caratterizzate da autismo ad esempio. Inoltre, e non ultimo, diciamo che le pratiche di utilizzo musicale per ottenere benefici psicofisici e così curarsi sono praticamente esenti da effetti collaterali.
Per approfondire le tematiche della Musicoterapia ti consiglio il mio libro: “Musica a 432 Hz Integrale“.
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