In genere si dice che le persone cerchino di essere felici, o almeno ci provano. Eppure siamo davvero sicuri che sia così, e che tutte le persone che ne hanno la possibilità cerchino la felicità? Oppure anche inconsciamente tendiamo a qualcos’altro? Scopriamolo con la musica di Gluck.
La felicità è uno stato di eccitazione piacevole che chi capita in momenti più o meno lunghi e che sono propizi alle nostre necessità, o a quello che crediamo che siano le nostre necessità. Mentre l’infelicità è il suo contrario, cioè quello stato che ci porta un’eccitazione spiacevole, che non apprezziamo e che può anche farci molto male, se perdura per molto.
Esiste anche un’altra condizione che non è ne felicità e nemmeno infelicità. E’ la beatitudine, uno stato in cui non è presente alcun eccitamento, ne positivo e nemmeno negativo. E’ uno stato di pace in cui permane una sensazione piacevole che non produce però alcun effetto negativo. Può durare anche in eterno dato che non richiede sforzo per essere sopportata la beatitudine. Invece la felicità richiede energia e alla lunga diventa stancante.
Inconsciamente sappiamo che ciò che vorremmo è la beatitudine, anche se non ne siamo consapevoli, probabilmente perchè non capiamo uno stato dell’essere così lontano dal nostro modo di vivere comune.
Ho cercato una musica sulla beatitudine e ho trovato che nell’Opera più famosa del compositore Christoph Willibald Gluck c’è una “Danza degli spiriti beati” che si svolge nei Campi Elisi. Mi sembra che questo brano si presti a fare da sfondo a una meditazione sulla beatitudine. Perciò provate a concentrarvi su uno stato di pace e serenità mentre ascoltate questa bellissima melodia di faluto. Buona meditazione e non mancate i scrivere le vostre sensazioni.
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Autore
by Wenz
(musicista, comunicatore)
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