La manifestazione dell’energia vitale avviene nel corpo umano attraverso alcuni punti energetici chiamati chakra, che per la maggior parte delle scuole esoteriche sono sette. Sono anche i punti utilizzati per l’agopuntura e molti squilibri possono essere la conseguenza di chakra non equilibrati.
Innanzi tutto è una buona cosa conoscere meglio le caratteristiche dei principali chakra, prima di indicare qualche metodo di meditazione che possa riequilibrarli magari proprio utilizzando la musica come mezzo per farlo. Ecco un breve sommario dei sette principali chakra:
1 – Il primo chakra è situato alla base della colonna vertebrale, associato alla zona dell’ano. Il suo nome in sanscrito è “Muladhra” ed è relazionato agli istinti primordiali dell’uomo, quelli che ci fanno sopravvivere e che ci tengono ancorati alla Terra come punto di riferimento e di partenza. Fisicamente il suo ruolo è legato alle ghiandole surreali e il suo colore è il rosso.
2 – Il secondo chakra è chiamato “Sacrale” o “Svadhthana” in sanscrito, ed è situato circa 3-5 cm sotto l’ombelico. La sua funzione principale è di regolare gli organi di riproduzione ed è legato al piacere fisico e alla gioia di vivere. Il colore abbinato a questo chakra è l’arancio.
3 – in corrispondenza dell’ombelico troviamo il terzo chakra del plesso solare che in sanscrito è detto “Manipura”. La sua associazione è agli organi digestivi ed ha un’importante funzione di trasformazione dell’energia. Il colore è il giallo.
4 – Il quarto chakra è del cuore, in sanscrito “Anahata”, che è posto al centro del petto. E’ associato al cuore e agli organi della respirazione. La sua funzione è di regolazione della sfera sentimentale, dell’amore e della compassione. Il colore che lo rappresenta è il verde.
5 – Più in alto c’è il chakra della gola che in sanscrito è detto “Vishuddi”. Viene associato alla parola, all’ascolto e alla ghiandola della tiroide. La comunicazione e la creatività sono le sue sfere di regolazione ed azione e il suo colore è il azzurro o blu.
6 – Localizzato nel centro della fronte, poco sopra agli occhi, si trova il terzo occhio, che è detto “Anja” in sanscrito. Le sue funzioni riguardano il sesto senso, l’immaginazione e la ricerca di Dio. Alcune tradizioni esoteriche credono che ad esso sia abbinata la ghiandola pineale e il colore che lo caratterizza è il viola o indaco.
7 – Alla sommità del capo è abbinato il settimo chakra, detto della corona e in sanscrito “Sahasrara”. Le sue funzioni possono riguardare tutti gli aspetti del corpo e della mente, ed è associato con l’unione divina. L’aureola disegnata sulla testa dei santi è la rappresentazione di questo chakra quando è attivato. E’ un chakra che raramente è completamente aperto, ad eccezione d’individui spiritualmente molto elevati. Il colore del settimo chakra è il tra violetto e bianco.
La breve presentazione appena fatta ha solo lo scopo di dare una conoscenza elementare dell’argomento dei chakra, per fare capire meglio ai lettori di questo blog a cosa ci si riferisce quando si parla di pratiche meditative atte a riequilibrare tutti o alcuni chakra in particolare. L’energia sottile dovrebbe fluire da un chakra al successivo senza trovare ostacoli, per cui avere i chakra aperti significa poter sfruttare a pieno le potenzialità del nostro sistema energetico vitale.
A chi volesse approfondire l’argomento dei chakra consiglio la consultazione di apposite opere. Ecco a questo proposito una Guida Completa, oppure visitate la pagina dei Chakra su Wikipedia.
by Wenz