I benefici e gli effetti della musica

Strumenti musicali - Musica e benessere

La musica è da sempre usata per migliorare la salute psicofisica umana. I campi di applicazione possono essere i più svariati, ma vediamo quali sono i benefici e gli effetti della musica sulla salute dell’uomo.

Ogni individuo può trarre beneficio dalla musica perché la sua azione riguarda molti aspetti della salute. L’influenza della musica può riguardare il battito cardiaco e la pressione, può migliorare l’ossigenazione del sangue, il sistema ormonale è molto altro ancora. Ecco una panoramica sui benefici e gli effetti della musica.

Effetto Mozart

L’ascolto della musica di Mozart influisce positivamente su memoria e apprendimento, favorendo concentrazione ed attenzione. Anche se il fenomeno conosciuto come “Effetto Mozart” è controverso, diversi studi hanno dimostrato che questi effetti sulla memoria sono veritieri. Molte persone si sono occupate di questo fenomeno, come ad esempio Alfred Tomatis che ha collegato la musica di Mozart al miglioramento di capacità intellettuali come lo studio e la pratica della matematica. Per Glenn Schnellenberg invece è semplicemente un effetto dovuto all’ascolto di musica piacevole che migliora il buon umore come altre. Ma questa è una spiegazione un po’ semplicistica che non capisce la complessità e profondità della musica del genio austriaco.

Studio della musica e intelligenza

Il professor Schnellenberg dell’Università di Toronto ha compiuto una importante ricerca, dimostrando che lo studio di uno strumento musicale migliora le facoltà intellettive dei bambini. Tutte le attività extrascolastiche contribuiscono allo sviluppo dell’intelligenza, ma la musica è quella che lo fa in modo maggiore.

Benefici fisici della musica

Diversi studi hanno dimostrato l’efficacia della musica per il benessere fisico, ecco alcuni esempi:

  • La sonata K448 di Mozart è efficace nel contrastare l’epilessia riducendo le crisi;
  • La musica di Bach per migliorare disturbi come problemi alla prostata e pressione sanguigna;
  • La musica classica in generale ha un effetto migliorativo sui valori fisiologici, soprattutto sulla pressione sanguigna;
  • La musica è in generale un efficace antidolorifico e antistress che, tra le altre cose, viene utilizzato anche per migliorare la sopportazione del travaglio del parto;
  • La musica può persino migliorare una grave malattia come l’Alzheimer, oppure il recupero della memoria dopo un Ictus;

Musica a 432 Hz

La musica a 432 Hz non è una novità. Se ne parla già da centinaia d’anni come di “Intonazione Scientifica” per un suo fondamento basato su frequenze naturali. Anche se è un campo ancora da indagare, ci sono anche pubblicazioni che sostengono l’efficacia curativa e per il benessere della musica a Hz. Non molto conosciuta è poi la Musica a Hz Integrale che cerca ancora una maggior coesione tra musica e matematica della vita. Provate per esempio ad ascoltare il brano “Pachelbel’s Canon in D” allegato alla fine di questo articolo.

Musica e Risonanza di Schumann

Risonanza di Schumann (7,83 Hz)

La musica a 432 Hz, tra le altre cose, intende avvicinarsi alle naturali frequenze elettromagnetiche della Terra. Queste frequenze sono importanti perché concorrono a formare l’ambiente in cui si è sviluppata la vita, e in mancanza di esse ci sono grandi problemi. Ad esempio la Nasa ha dovuto sviluppare un apposito sistema per gli astronauti che escono dall’influenza di queste frequenze, in modo da non andare incontro a problemi di salute per loro. La fondamentale frequenza è di 7,83 Hz, anche se si tratta di una frequenza media che ha oscillazioni sopra e sotto, infatti alcuni l’arrotondano a 8 Hz, come avviene nella musica intonata a 432 Hz. In ogni caso gli esperti del CSM cercano di avvicinarsi a questa frequenza con la musica per lenire i dolori e i fastidi di chi si sottopone a cure invasive, come la chemioterapia per esempio. Per venire incontro a queste esigenze si possono provare accordature alternative che si avvicinano alla Risonanza di Schumann e ai suoi armonici.

Effetti e percezione della musica

Le caratteristiche di una musica possono suscitare effetti psico fisici sull’ascoltatore, vediamone alcuni:

  • Altezza: un suono acuto può generare tensione a chi lo ascolta, mentre un suono grave può portare rilassamento. Pensiamo all’Ohm dei monaci, cantato con una voce molto grave;
  • Armonia: l’armonia consonante dona calma e serenità, mentre quella dissonante mette a disagio e crea tensione;
  • Intensità: ad un maggiore volume corrisponde un effetto energizzante, mentre un suono con basso volume è più rilassante;
  • Melodia: per grado congiunto o con intervalli lievi sarà maggiormente piacevole di una melodia con intervalli ampi e spezzettata;
  • Memoria: l’ascolto di un particolar brano o strumento può riportare alla memoria di un certo evento o periodo a cui essi sono associati, comprese altre sensazioni provate in quei momenti (profumi, immagini, ecc.);
  • Ritmo: un ritmo incalzante e irregolare sarà eccitante e destabilizzante, mentre un ritmo lento e regolare sarà calmante;
  • Timbro: un suono rilassato, morbido e disteso produrrà lo stesso effetto nell’ascoltatore, mentre un suono teso ed aspro avrà un effetto contrario;
  • Timbro (cultura): ascoltare uno strumento associato ad un particolare ambito culturale riporta alla memoria di quel contesto, ad esempio l’organo della chiesa, le trombe dei romani o egiziani, ecc.

Musica a 432 Hz Integrale: Canone di Pachelbel’s


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