Le note indiane: Swara

Le note indiane: SwaraLe note indiane sono ventidue ma solo dodici sono maggiormente distinguibili all’orecchio umano (come avviene nel nostro sistema musicale), le altre sono in pratica piccole variazioni all’altezza di quest’ultime. Sette sono più importanti, dette primarie e, a differenza di quelle occidentali, non hanno un’altezza prestabilita da misurare in Hz (vedi “Differenza tra diverse tonalità e intonazioni”). Esse sono dette “Swara” che significa: “Ciò che risplende da sé”.

Gli Swara primari sono: Sa, Re, (o Ri), Ga, Ma, Pa, Dha, Ni. Secondo la mitologia indiana, la loro origine è da cercarsi nei suoni prodotti dagli animali e dagli uccelli. Sa, Shadja, è paragonabile al suono prodotto dal pavone all’apice dell’estasi, Re, Rishabha, rappresenta il verso della mucca che chiama il suo vitello, Ga, Ghandara, è il belare della capra, Ma, Mahayama, è il richiamo dell’airone, Pa, Pancham, è lo swara usato dal koyal, l’usignolo indiano, Dha, Dhaivata, è il nitrito del cavallo e Ni, Nishadha, il barrito dell’elefante.

Spesso è indicato Sa come corrispettivo del nostro Do, ma questo non ha una giustificazione data la variabilità dell’intonazione, quindi Sa potrebbe corrispondere a un’altra nota. Le altezze relative dei suoni delle note primarie indiane sono comunque accostabili alla nostra scala maggiore.

Ad esempio potremmo intonare una scala pentatonica di Sol (Sol, La, Si, Re, Mi, Sol) cantando le relative Swara: Sa, Re, Ga, Pa, Dha, Sa. Fatelo, è molto rilassante se vi concentrate sul suono della vostra voce e state in un luogo silenzioso in posizione di meditazione. Di questo parlerò in qualche prossimo articolo.

By Wenz

per approfondire:
Musica Indiana
http://it.wikipedia.org/wiki/Raga
https://www.musica-spirito.it/spiritualita/musica-e-spirito/il-mantra-om/

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