La sensazione di pace e gioia dopo una crisi può essere definita beatitudine. Di beatitudini ce ne sono di due tipi: l’estasi che si riversa all’esterno della persona e la pace, che invece riguarda l’interno della persona.
Ultimamente mi piace fare un parallelo tra la nostra vita e la consapevolezza e le opere musicali, per cui oggi parlerò della sesta Sinfonia di Beethoven, chiamata “Pastorale” e ciò che definiamo “Beatitudine“.
Beethoven, all’epoca in cui scrisse la sua sesta Sinfonia, amava stare a contatto con la natura, da cui gli derivava un sentimento di gioia che gli trasmetteva anche molta pace. Date le connessioni emotive con la natura della sua opera, Beethoven volle mettere un titolo alla Sinfonia, e per questo la chiamò “Pastorale”, in quanto la musica descriveva gli stati d’animo che provava in mezzo alla natura.
La sesta Sinfonia è divisa in cinque movimenti che si riferiscono ad altrettante scene ideali ed ai sentimenti che evocano:
- Il primo movimento è il “Risveglio dei sentimenti all’arrivo in campagna“. Una nuova situazione, sopratutto se caratterizzata dall’armonia e dall’energia positiva della natura, è un inizio o una rinascita se preferite. L’eccitazione che essa porta è estatica in quanto non ancora interiorizzata e metabolizzata ci appare come una sensazione che sfiora il nostro essere all’esterno.
- Il secondo movimento è una “Scena al ruscello“. Gli abituali frequentatori del ruscello prendono parte alla danza della vita e diventano protagonisti della musica.
- Il terzo movimento è la “Lieta brigata di campagnoli“, in cui avviene un’allegra riunione festosa dei contadini. Il movimento continua il percorso estatico delle sensazioni che vengono dalle cose semplici e belle della natura.
- Il quarto movimento è un improvviso “Temporale“. Niente può essere sempre estatico e pulito. Qualche imprevisto può sempre capitare, sta a noi superarlo facendo ricorso alle nostre energie e risorse disponibili.
- Il quinto movimento è un “Canto pastorale: sentimenti di gioia e di riconoscenza dopo il temporale“. Una volta superato l’imprevisto si ha una crescita dell’essere e l’estasi si trasforma in pace, perchè la gioia scende più in profondità.
Naturalmente è una mia interpretazione della sesta Sinfonia “Pastorale” di Beethoven, e penso anche che sia un’ottima meditazione e metafora di come avvengono le crescite spirituali della vita. All’inizio la gioia e l’estasi che derivano dalla consapevolezza della bellezza della natura sono esteriori e superficiali, ma dopo il percorso dell’esperienza vissuta, anche superando le difficoltà che s’insinuano nel nostro percorso, la gioia diventa più profonda e si trasforma in pace.
Provate dunqeu a meditare ascoltando la sesta Sinfonia di Beethoven e ricordando le cose spiegate nell’articolo. Sarà un ascolto più profondo e spirituale della musica che ci ha lasciato uno dei più grandi musicisti mai esistiti.
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by Wenz
(musicista, comunicatore)
BEETHOVEN – SESTA SINFONIA “PASTORALE” – VIDEO
MOV. 1 – “Risveglio dei sentimenti all’arrivo in campagna“
MOV. 2 – “Scena al ruscello“
MOV. 3 – “Lieta brigata di campagnoli“
MOV. 4 – “Temporale“
MOV. 5 – “Canto pastorale: sentimenti di gioia e di riconoscenza dopo il temporale“
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