Perché la teoria dei 432 Hz non è una bufala

Musica rilassante e curativa

La musica intonata a 432 Hz è una musica che risuona con la Natura e aiuta a rilassarsi donando un senso di pace. Su quest’intonazione c’è molta confusione e tante persone che ne scrivono a sproposito sia in senso positivo che negativo. Vorrei spiegare perché a mio parere la musica a 432 Hz non è una bufala e fare un po’ di chiarezza su questo tema.

Ho composto e studiato molto sull’accordatura a 432 Hz e sono un sostenitore della sua efficacia. Non sostengo però che sia l’unica accordatura benefica e che le altre accordature siano nocive, ma solo che quando si compone un brano si dovrebbe anche scegliere l’accordatura in base a criteri Naturali e fisici per amplificarne le qualità benefiche. Naturalmente questo se si desidera dare alla propria musica una maggiore efficacia “benefica”, e accordare a 432 Hz la nota LA non è l’unico aspetto da prendere in considerazione, ma ci sono altre cose come: il tempo del brano (cioè la velocità), la scala d’intonazione (temperata, pitagorica, just intonation) e, aspetto non secondario, anche la tonalità del brano. Infatti personalmente non utilizzo solo l’accordatura a 432 Hz per la mia musica, ma anche altre intonazioni scelte a seconda del brano.

Teorie complottistiche

Non sono un sostenitore di alcun complotto nazista o di altra origine per la definizione dello standard di accordatura attuale, in cui il LA viene intonato a 440 Hz. Ma spieghiamo prima meglio cosa significa accordare uno strumento, o un’orchestra, a una certa intonazione.

Regolare il LA su 432 Hz significa che questa nota produrrà 432 vibrazioni al secondo, mentre a 440 Hz le vibrazioni al secondo saranno 440. Quindi si tratta di un fenomeno fisico basato sulla durata del secondo (su questa durata tornerò in seguito perché è una delle cose più importanti per la teoria dei 432 Hz).

Gli strumenti musicali tradizionali, e quelli più moderni elettronici, hanno la possibilità di “regolare” l’altezza dei propri suoni in vari modi, definendo così a che frequenza suoneranno le varie note musicali da essi prodotti. Le orchestre e i gruppi musicali hanno bisogno di essere intonati allo stesso modo, per poter avere un suono omogeneo e consonante tra i vari strumenti che li compongono.

Storicamente si sono avute molte differenze di intonazione sia tra nazioni diverse che tra vari teatri ed orchestre. Quindi la nota LA poteva variare da 360 Hz a 560 Hz, che è una differenza a dir poco incredibile. Il LA a 432 Hz ha una storia antica che comincia nel 1713 con il fisico Joseph Suveur che proponeva di accordare non il LA ma il DO (come si usava allora) a 256 Hz. Questa intonazione corrisponde al LA a 432 Hz in una scala pitagorica, come quelle che utilizzo io per la mia musica, ma non in una scala temperata. In ogni caso quest’intonazione fu poi definita: intonazione scientifica. Il motivo, come spiego nel mio libro “Musica a 432 Hz Integrale“, riguarda il legame tra Hz, secondo e rotazione terrestre.

In seguito si è arrivati a definire un’altezza musicale comune nel 1939, dopo che in Italia si preferiva intonare a 432 Hz, o a 435 Hz come si faceva in Francia. Di questo se ne parla anche in una lettera tra Verdi e Ricordi. In realtà i nazisti c’entrano, ma solo perché la musica classica è sempre stata un punto di forza del popolo tedesco e perché furono i tedeschi a promuovere l’intonazione di 440 Hz che fu scelta nel 1939 in un congresso internazionale, probabilmente perché era un compromesso tra gli standard precedenti e le tendenze del momento. Aggiungo io che forse possiamo ipotizzare che nei paesi dove il canto lirico era molto importante (come l’Italia) era preferibile un’intonazione più bassa, mentre in Germania era la musica orchestrale e strumentale ad essere più diffusa, per cui si preferiva un’intonazione più acuta (ecco una breve “storia dell’intonazione del LA“).

Intonazione scientifica

Vi sono varie motivazioni per preferire un’accordatura a 432 Hz, ma la più interessante è quella che lega l’intonazione scelta alla durata di un secondo. Storicamente il secondo venne definito, in termini di rotazione terrestre, come 1/86 400 del giorno solare medio. Oggi si è decisa una definizione più precisa perché la rotazione terrestre non è esattamente di 24 ore, ma in ogni caso l’errore riportato alla durata di un secondo è veramente minimo, direi trascurabile. Notiamo intanto che 86400 è un multiplo di 432 ma non è questo il motivo per cui la scala a 432 Hz si lega alla Natura. Il motivo è invece che la frequenza di 1 Hz, quindi una vibrazione al secondo, se riportata all’ottava superiore, arriva giusto a un DO a 256 Hz, che è il punto di partenza su cui costruire una scala in cui il LA è a 432 Hz. Le frequenze saranno esatte usando scale particolari e non comuni, come la pitagorica, ma anche con la scala temperata l’errore sarà minimo. Ciò significa che il DO a 256 Hz (e quindi anche il LA a 432 Hz da esso derivato) saranno in un particolare rapporto con la rotazione terrestre. Il rapporto di cui parlo è un rapporto matematico che deriva da millenni di cultura umana e parte dai Sumeri, o anche prima forse.

In ogni caso la scelta dell’accordatura dovrebbe dipendere anche dalla tonalità del brano. Che senso avrebbe impostare il LA a 432 Hz in un brano il MIb maggiore, in cui la nota LA non viene mai suonata? Vi sono molte considerazioni da fare e il tema si complica. Infatti l’intonazione del LA a 432 Hz non è l’unica accordatura benefica o sulla quale fare ragionamenti. Ad esempio il seguente brano è intonato in modo da esaltare la frequenza della Terra detta frequenza di Schumann (7.83 Hz) e i suoi armonici:

Notiamo a tal proposito che arrotondando 7,83 Hz a 8 Hz, anche le intonazioni di 256 Hz o 432 Hz sono vicine e multiple di questa frequenza, ma in questo brano ho preferito avvicinarmi ulteriormente abbassando ancora l’intonazione e usando solo alcune note. In ogni caso voglio solo dire a chi parla negativamente dell’accordatura a 432 Hz, definendo tutta la teoria una bufala, che vi sono molte considerazioni alla base di questa scelta, che riguardano aspetti fisici ed esoterici, e che sono da considerare con attenzione, altrimenti si corre il rischio di generalizzare.

Macrocosmo e microcosmo

Nei miei articoli e libri ho sostenuto che creare musica in sintonia con il mondo che ci circonda possa aver effetti benefici su di noi. A questo riguardo notiamo che 432 Hz si può collegare direttamente alla rotazione terrestre e ad altri aspetti e dimensioni del sistema solare (vedi: Universo, Sole, Terra, Luna e 432 Hz). L’uomo è inserito in un mondo che lo ospita e lo condiziona, per cui intonare la musica a questo mondo ha un significato molto speciale, ecco perché 440 Hz non è un’accordatura benefica, ma solo uno standard di comodo, perché cambiare l’intonazione per ogni brano è troppo scomodo e complicato. Con questo non voglio dire che 440 Hz possa fare male a chi ascolta, dico solo che se si vuole dare alla propria musica un’efficacia benefica, quest’accordatura non ha nessun significato.

Studi scientifici su 432 Hz

Allora, se accordare a 432 Hz dovrebbe essere più rilassante, ci sarà qualche studio che possa avvalorare tale ipotesi?

In effetti alcuni studi ci sono, anche se la ricerca su questi aspetti della musica non è molto nutrita. Al riguardo vi rimando all’articolo: “Articoli scientifici sull’accordatura a 432 Hz“.

Conclusioni

In questo breve articolo ho parlato solo di alcuni aspetti implicati quando si parla di accordatura a 432 Hz e che io ho spiegato riferendomi alla “Musica a 432 Hz integrale“, nel senso che non c’è solo l’intonazione a 432 Hz. In generale noto che gli articoli su internet che parlano di “bufale” riferendosi a questi temi, fanno una gran confusione mettendo in un unico calderone nazisti, esoterismo, numerologia e quant’altro, facendo sembrare questa faccenda un’enorme sciocchezza, ma dal mio punto di vista le cose non stanno così e ho cercato di spiegarne alcune ragioni in quest’articolo. Vi lascio con un paio di miei brani, uno intonato con il LA a 432 Hz e l’altro con il MIb a 300 Hz (un’accordatura già usata anche da Mozart), provate a vedere quale vi dona un senso di benessere maggiore. Magari scrivetelo nei commenti se vi va. Grazie.



Pachelbel’s Canon in D (432​-​288 Hz)


Lullaby (Brahms) – Integral 432 Hz Music – Eb= 300 Hz


Ti è piaciuto questo articolo? Allora potrebbero interessarti anche le opere dell’autore Enzo Crotti:


Condividi

3 commenti

  1. L’uomo come strumento di misura è pessimo.
    La misura della HRV è in grado di misurare scientificamente qualunque beneficio/maleficio sull’essere umano, dai farmaci alla martellata sulla testa,
    Sarebbe da provare con la misura della HRV la diatriba 432 440 Hz,
    Franco Missoli

    • Grazie Franco per questo commento. Non conoscevo suddetto esame e allora sono andato subito ad informarmi e sono d’accordo con te per la questione della misura. In effetti noi uomini siamo troppo soggetti a condizionamenti sia esterni che interni per poter essere uno strumento affidabile anche se, il lavoro e la sperimentazione sull’ascolto di brani a 440 e 432 hz fatta dal bravo sig. Crotti condotta su tante persone potrebbe portare anch’essa a risultati soddisfacenti.

  2. A mio modesto parere non essendo un intenditore di musica ma un ascoltatore il brano intonato con il LA a 432 Hz mi dona un senso di benessere maggiore rispetto a quello con il MIb a 300 Hz

    Grazie per l’articolo molto interessante e chiarificatore sull’argomento

Lascia una risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *