Hai mal di schiena? trova qual è il tuo chakra in squilibrio…

Parlare di artroreumatologia in psicosomatica richiede una brevissima premessa teorica sull’apparato locomotore e sulla sua strutturazione. All’apparato locomotore – cioè l’insieme di ossa, articolazioni e muscoli scheletrici che svolgono prima di tutto la funzione di movimento – è deputata anche la fondamentale funzione di dare forma e consistenza alle diverse regioni del corpo e proteggereorgani interni di vitale importanza. Ossa e muscoli sono così a tutti gli effetti componenti fondamentali dell’organismo né più né meno di tutti gli altri organi e visceri. Le articolazioni sono dispositivi anatomici che rappresentano strutture di unione tra le ossa, attraverso muscoli, tendini e cartilaginiL’insieme di ossa e articolazioni definisce il sistema muscolo-scheletrico. Lafunzione locomotoria e di sostegno del corpo si realizza attraverso contrazioni ed espansioni muscolari, mediante le loro inserzioni tendinee sulle ossa e sono consentite proprio dalle articolazioni e dalla loro elasticità e stabilità.

La nostra capacità di muoverci e di mantenere una struttura fisica equilibrata(,) si attua pertanto attraverso vari sistemi di leve fisiche – e mentali – in cui il fulcro corrisponde alla zona articolare, la potenza alle inserzioni muscolari e la resistenza alla forza da vincere per realizzare l’azione locomotoria. Ossa e articolazioni rappresentano le parti passive e strutturali del movimento e del sostegno del corpo, mentre muscoli e tendini costituiscono la parte attiva, cartilagine e sinovia mantengono il tutto irrorato, nutrito e lubrificato facilitando l’azione articolare. Ricordo inoltre la fondamentale connessione tra il sistema nervoso e la contrazione muscolare, necessaria per comprendere il funzionamento del meccanismo motorio nella sua totalità.

Ciò premesso, portiamo l’attenzione su un concetto fondamentale appena esposto che invito il lettore a voler osservare al di là di un discorso puramente anatomico e meccanico: ossa, muscoli, tendini, cartilagine e sistema nervoso, nella loro organizzazione, rappresentano soprattutto la nostra struttura personale, la nostra stabilità interiore e la nostra capacità di muoverci dando seguito con l’azione alle decisioni prese.

Possiamo pensare di esprimere o reprimere una sola emozione che nasce dentro di noi, senza muovere muscoli e sistema nervoso? 
Ci riflettiamo mai? O crediamo che “pensare” un’emozione ricacciandola dentro di noi, non comporti un movimento fisiologico interno?

A cosa si connettono le unità neuromotorie se non alla nostra struttura ossea o ai nostri organi interni? Nel nostro perfetto sistema corporeo nulla è collocato per caso: il cuore muscolo si muove in noi attraverso una connessione elettrica, abbracciato dai polmoni che respirano ritmicamente, sostenuti da un diaframma e da una cassa toracica che li protegge; il nostro ventre è accolto e sorretto dalla struttura ischiatica e dalla colonna vertebrale che trovano struttura stabile solo grazie ai muscoli della schiena.
Ogni parte di noi è interconnessa: “mente/emozioni” e corpo. A partire da ciò che proviamo, i sistemi nervoso e ghiandolare mettono in moto tutta una serie di processi chimici e fisici che vedono coinvolto l’intero organismo. Da anni la PsicoNeuroEndocrinoImmunologia, in occidente, studia questo processo a livello scientifico con evidenze interessantissime.

Ora invece vi racconto qualche curiosità proveniente dalla medicina orientale, in particolare dall’ayurveda, che già da qualche millennio – come del resto l’energetica cinese – conosce l’inscindibile relazione corpo-mente e ci fornisce dettagli interessantissimi sulla meraviglia della macchina umana nella sua interezza. I popoli più antichi, con tradizione di medicina millenaria, lo stress lo conoscevano bene, e altrettanto bene sapevano quanta influenza avesse sul nostro stato di salute.

Secondo la medicina indiana, l’intero corpo umano è regolato da strutture energetiche fondamentali chiamate chakra, che corrispondono ai sette plessi nervosi e ghiandolari principali. Per ciascun centro energetico questa teoria plurimillenaria identifica un’area emotiva precisa e una struttura della personalità. Possiamo addirittura vedere le diverse aree psicocorporee interessate dai chakra come perfettamente intersecabili con le strutture individuate della teoria bioenergetica di A. Lowen, arrivando a connetterci alle più comuni ferite infantili come ce le insegna L. Bourbeau e alle varie connessioni psicosomatiche teorizzate da C. Rainville.

Ciascun chakra presiede alla formazione e alla regolazione di specifici organi, visceri e tessuti del nostro corpo in collegamento diretto con caratteristiche emotive ed evolutive personali ben precise. Ogni chakra viene nutrito e formato fin dall’epoca prenatale, in utero materno, e dalla prima infanzia attraverso la relazione con i genitori e con la realtà esterna con cui il bambino si confronta una volta nato. In generale vale una relazione di base:

  • Gambe/anche/piedi = movimento verso qualcuno o qualcosa, espressione dell’istinto, stabilità, avanzare nella vita
  • Braccia/spalle/mani = area del fare, rapporto con il lavoro e il sociale, espressione emotiva alta, espressione dei sentimenti
  • Articolazioni in generale = siamo a contatto con la nostra rigidità di azione, con il giudizio e con la benevolenza che mostriamo verso di noi, la lubrificazione sinoviale in questo caso ci aiuta a vedere quanto siamo amorevoli con noi stessi.

Venendo all’argomento trattato, in particolare, la struttura ossea di base per intero, insieme alla nostra area sacro-coccigea e i piedi, vengono mantenute ben funzionanti e stabili(,) da un primo chakra in salute: il rapporto con la nostra nascita e la vita di tutti i giorni nella sua difficoltà di base, come la sopravvivenza giornaliera a situazioni limite, come addirittura il procacciamento del cibo, l’assenza di lavoro, la difficoltà di soddisfare i bisogni primari, è l’area emotiva cui guardare.

La nostra fascia lombosacraleanche e ginocchia trova connessione col secondo chakra, l’area del movimento istintivo e della libera manifestazione fisica delle emozioni fin dalla prima infanzia. Arriviamo ad oggi, al momento che stiamo vivendo, dove il piacere sempre più spesso lascia spazio al dovere e spegne il nostro fuoco interiore con la rinuncia.

Il sistema muscolo-tendineo crea problemi in generale con crampi e dolori, insieme all’area dorsale e diaframmatica, quando la nostra volontà manca di espressione, quando non ci autorizziamo ad esercitare il nostro potere personale e non riusciamo a manifestare la nostra indipendenza. Siamo nell’area del terzo chakra, cui appartengono stomaco, milza, pancreas e fegato. La zona del coraggio di essere noi stessi. E’ interessante osservare come il terzo chakra, al contrario di tutti gli altri, sia collocato nella parte più morbida e meno protetta di tutto il corpo: l’unica forza che tiene eretto il nostro corpo, con i nostri chakra allineati l’uno sopra l’altro, è un atto di volontà da parte nostra esercitato con costanza. Quando la nostra autostima è bassa, quando la volontà è spezzata, quando siamo stanchi e privi di vitalità, quest’area del corpo tende a collassare. Il petto si infossa e riduce la quantità d’aria disponibile, la testa si disallinea rispetto al resto del corpo, le ginocchia non sono più stabili.

Siamo stati abituati a mettere da parte la nostra vita, i nostri piaceri e la volontà per sottostare ai voleri esterni? E l’educazione ricevuta? Quanto ci ha castrato nello sviluppo dei primi tre chakra, quelli che presiedono alla formazione di base del corpo fisico?

Proseguendo incontriamo il quarto chakra: soffriamo di poca elasticità toracica e di dolori alle braccia o alle mani? Siamo tra cuore e polmoni, nell’elemento aria, l’area di espressione coerente di noi stessi, dove anziché espanderci con amore e con il cuore, respirando a pieni polmoni, reprimiamo spesso per paura di non essere accettati per la nostra capacità di amare e  di aprirci.
“Non piangere, sii forte…”, “Dai non essere appiccicoso, non abbracciarmi …”, “Sei proprio una stupida, ti commuovi sempre!”, “Mamma mi prendi in braccio? No, sei grande ormai!”.
Sottolineo come, in energetica tradizionale cinese, le braccia siano anche la sede dei meridiani di cuore e polmoni.
Questa è anche l’area articolare più interessata dai problemi del “fare”, quindi l’area del lavoro, che sia esercitato in casa o fuori casa, dove soffriamo per eccessi di rigidità nei confronti di noi stessi o indotti da giudizi degli altri.

Cosa raccontare a proposito di cervicale e spalle? Forse diciamo di sì quando vorremmo dire di no o viceversa? L’articolazione cervicale è proprio quella deputata per forma e struttura a questo tipo di movimento, è l’unica nel nostro corpo in grado di essere così flessibile: l’articolazione del sì e del no. Ma noi? Ci siamo concessi la gioia di parlare, di esprimere con l’energia del quinto chakra, della gola, della tiroide, delle corde vocali, ciò che sentiamo dal profondo? Abbiamo accettato situazioni che volevamo allontanare da noi senza dire una parola, o addirittura mitigando la nostra verità pur di essere considerati o amati? Che pesi portiamo sulle spalle in silenzio, tappando le orecchie e non aprendo bocca?
Il chakra della gola ci parla proprio di questo e la struttura che grida aiuto è lì per ricordarci che ci siamo rinnegati. Periartriti scapolo-omerali, spalle che saltano, cervicali “incriccate”… parliamo di ossa? Sarà che non mi sono sentito al sicuro a esprimere ciò che sentivo, parliamo di muscoli? Sarà che per rinnegare ciò che volevo dire ho dovuto reprimere una rabbia fortissima perché non mi sono rispettato?

Risalendo verso i chakra più alti incontriamo i disturbi più legati al mentale, al lavorio mentale tipico del sesto chakra con mal di testa da blocco muscolare per la difficoltà dall’uscire da schemi di pensiero ricorrenti che ci ingabbiano, e legati all’elettricità più tipica del settimo e ultimo chakra. Lavorio del sistema nervosoche vorrebbe sempre controllare ogni cosa, fino ad arrivare al corto circuito.

Insomma… noi possiamo raccontarci ciò che vogliamo, ma il nostro corpo – macchina perfetta – in ogni momento è a nostra completa disposizione per dirci la verità, se vogliamo vederla. Abbiamo in lui un alleato prezioso: trattiamolo bene, prendiamoci cura di lui attraverso una buona alimentazione, una blanda e piacevole attività fisica, il dovuto riposo, il rispetto di noi stessi e un costante esercizio di consapevolezza su chi siamo e cosa vogliamo e avremo in cambio una struttura più agile, flessibile e che risponderà alle nostre esigenze sino ad età avanzata.

SaraMaite


FONTE: SCIENZA NATURA VOL. 3 – N. 4/2016
Edizioni Mos Maiorum – Verona

scienza natura

 

Artroreumatologia e psicosomatica

FullSizeRender (2)Articolo di Sara Girardi, counselor olistico FAIP, operatore DBN in riflessologia plantare e tecniche manuali, esperta in naturopatia e psicosomatica – immagine di proprietá di Sara Girardi:

Fonte: https://naturenatura.com/2016/07/05/hai-mal-di-schiena-trova-qual-e-il-tuo-chakra-in-squilibrio/

 

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