Dante Alighieri e la musica Celestiale

Dante Alighieri e la musica celestialeDa grande poeta quale è, Dante non poteva non amare la musica, infatti secondo il Boccaccio, si è frequentemente dilettato di suoni e canti durante la sua giovinezza, lasciando intendere che non solo il poeta fiorentino apprezzasse la musica, ma che la praticasse anche.

Dante parla di musica nel Convivio, dicendo che un canto è bello quando le voci che lo compongono “secondo debito de l’arte, sono intra sé rispondenti”. Il tema della polifonia vocale era molto attuale a quell’epoca, in cui i musicisti fiamminghi componevano musiche molto complesse, con polifonie estremamente difficili, mentre in italia si preferiva, come è sempre stato, l’uso di una linea melodica chiara e ben leggibile.

Armonia celeste

Dante è però amante anche della polifonia, intesa più come “armonia celeste“, anche data la nota vocazione spirituale che gli ha ispirato il suo capolavoro, la Divina Commedia. E quì torniamo al tema dell’armonia delle sfere di Pitagora, che Dante intende come movimento perfetto ed eterno. La musica vera, è per Dante eterna e non racchiaudibile in un’opera eseguibile, è un fluire inarrestabile come il flusso della creazione.

Nell’opera di Dante non mancano i riferimenti a musiche celestiale, come nel Paradiso, quando l’Arcangelo Gabriele si stacca dalla moltitudine degli angeli e intona l’Ave Maria, seguito poi dalla corale degli angeli, la cui perfezione rende ancor più bella l’immagine della Beata Vergine.

Il suono paradisiaco è così perfetto nella sua armonia, che rende inutile la comprensione delle voci, lasciando in primo piano l’elemento sonoro. Ecco il valore spirituale della musica, che nel suo più alto grado di perfezione non risiede nelle parole, ma nel suono.

Infine, onorando la perfezione del numero tre, Dante ricerca nel ritmo ternario la trinità e la capacità di rigenerare se stesso in una specie di moto perpetuo. Non dimentichiamo che lo stesso cuore umano, che ci permette la vita, ha un battito che è ternario. Inoltre il numero tre è importante non solo per la Trinità Cristiana, ma anche per le tre forze che regolano ogni fenomeno esistente tramandate da alcune scuole esoteriche.

Personalmente sono sempre stato molto affascinato dal potere della musica che supera quello delle parole, anche se non è facile per noi poveri mortali poter raggiungere una perfezione anche solo paragonabile a questa. Possiamo magari giocare con suono e parole per descrivere l’indescrivibile tra detto e non detto, come ho fatto con il mio brano “Aria d’Ohm” ad esempio. Se non l’hai ancora ascoltato sappi che ce n’è anche una versione gratuita qui. Grazie.


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