La medicina tradizionale occidentale risolve il problema della malattia "drogando" o eliminando il "musicista" che non collabora in maniera armonica alla musica dell'orchestra rappresentata dal corpo umano. Forse però potrebbe esserci anche un’altra strada meno dolorosa?
Tratte da "Il mercante di venezia", opera teatrale di William Shakespeare scritta a fine 1500, questa belle parole descrivono molto bene lo spirito positivo e benefico della musica. Argomento che ci sta molto a cuore.
La musica per un popolo affascinante e misterioso come i Maya era molto importante, come dimostrano i reperti che ci sono arrivati.
La musica ricopre un ruolo preminente nel pensiero di Sant'Agostino, tanto che egli le dedicò un’opera in sei volumi dal titolo appunto “De Musica”.
Continuando a scrivere articoli su varie tematiche, mi sono accorto che il lettore può perdere di vista qual’era il punto di partenza di quell’argomento. Così ho deciso di mettere in questa pagina alcuni articoli che ritengo possano introdurre gli argomenti…
La "Pavane", dedicata da Ravel ad una piccola principessa, è un brano molto profondo ed emotivo e ben si presta ad un ascolto che trasporti al contatto con le nostre emozioni.
Il fenomeno sensoriale della sinestesia indica una “contaminazione” dei sensi di percezione. E’ una caratteristica molto interessante, soprattutto per un artista, per capire meglio come funziona la “realtà” che siamo in grado di elaborare con il nostro cervello.
Il sanscrito è una di quelle lingue come l’aramaico dove le parole sono formate da vibrazioni specifiche. Il Mantra ha i suoi fondamenti in queste vibrazioni, come "Om Shanti" che significa pace nella mente, nella parola e nel corpo.
Bruce L. Cathie ha teorizzato un sistema a griglia abbastanza complicato, che ridisegna la tradizionale visione della massa e dell’energia per la fisica. In questo sistema vi è un collegamento profondo tra vibrazione luminosa e vibrazione sonora.
Ecco un riassunto, che diventa un piccolo vademecum, per avere una panoramica sulle note da scegliere per il canto e la pratica meditativa con la musica.
Il mondo delle nostre emozioni è vasto e spesso sconosciuto a noi stessi. Un brano che senz’altro si presta bene al “gioco” di ricerca emotiva, è il famoso “Prélude à l'après-midi d'un faune” di Claude Debussy.
La cimatica ha esplorato l’interazione tra suono e biologia. Con le sue scoperte si è poi trasformata in un ponte che ci aiuta a comprendere meglio la sapienza antica.
La scala “Mayamalavagaul” è una scala di sette suoni le cui sonorità ci suggeriscono atmosfere orientali. La meditazione con questo raga aiuta a cominciare la giornata in armonia, con forza e lucidità.
Ecco un elenco in continua evoluzione dei temi trattati da questo blog che hanno destato più interesse: 432 Hz ASCOLTO PROFONDO CIMATICA CONSAPEVOLEZZA EFFETTO MOZART ESOTERISMO E MUSICA MUSICA E INTELLIGENZA MUSICOTERAPIA NADA YOGA UNIVERSO P.S. se volete aggiungere una…
Lo psichiatra italiano Roberto Assagioli, nel suo libro “La musica come causa di malattia e mezzo di cura”, fornisce una lista di alcuni autori che a suo avviso producono questi effetti benefici per l'ascoltatore.