Qual’è la meta della vita? Ecco una domanda che molti prima o poi si pongono, e che difficilmente trova una risposta soddisfacente, anzi spesso lascia un vuoto dentro. Il così detto “Vuoto Esistenziale”.
Osho risponde a questa domanda parlando della vita come di un pellegrinaggio verso l’amore, cioè cercare di mettere amore in quel che si fa e non perdere mai di vista questo obiettivo da conseguire. In mancanza di ciò, si rischia di girovagare senza meta, nevroticamente, in modo che la vita comincia a collassare su se stessa. Ecco da dove nascono la paura e il vuoto interiore.
In questo senso il vuoto è una specie di ferita infetta, che si cerca di nascondere anche alle persone più vicine, non accettando mai di spogliarsi completamente per entrare in intimità con l’altro. La paura dell’intimità deriva dal fatto che non si vuole far vedere che non si sa dove si sta andando, che ci si trova in un caos. Persino gli amanti non riescono ad avere una completa intimità data dalla paura del vuoto interiore esistenziale.
L’amore è l’unica medicina a questo stato di confusione interiore. Se la meta comincia a delinearsi le azioni cambiano il proprio senso e si crea un ordine nella vita. Al contrario di prima ora si inzia a sviluppare una ricchezza interiore, e la ferita si comincia a rimarginare, senza lasciare spazio alle paure. L’amore è una forza che permette all’essere umano di raggiungere un livello più elevato, ecco perchè chiunque dovrebbe iniziare un pellegrinaggio d’amore fin da ora e per sempre.
By Wenz
Musicista, Comunicatore
photo credit: ‘Lil via photopin cc
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Hai proprio ragione! L’amore è una delle cose più importanti della nostra vita (dopo la salute) e solo questo sentimento riesce a riempire quel vuoto o come hai detto tu quella confusione interiore che nessun’altro riuscirebbe a guarire. Spero di innarmorarmi veramente un giorno! 🙂