Anche se spesso non siamo in grado di percepirlo, viviamo immersi in una sostanza che fluisce sempre circondando il nostro mondo. In alcuni momenti ci diventa palese e si manifesta anche nelle piccole cose che accadono, rendendole magnifiche.
La meditazione cerca di avvicinare ogni persona che la prova alla propria parte più intima ed ancestrale, senza richiedere una rinuncia alla dimensione esteriore, ma piuttosto un’integrazione. La creatività è il più grande esempio del processo che la meditazione può compiere, in questo modo la musica può diventare davvero profonda e interiore.
La musica appartiene all’uomo da sempre ed è infatti presente nel bagaglio culturale di ogni popolo grande o piccolo esistito sulla Terra. Accompagna riti spirituali, momenti fondamentali della vita come battesimi, matrimoni e funerali ed è spesso associata alla creazione e nascita dell’Universo.
Immaginate un cantante che interpreta un brano. Ora pensate che indipendentemente dal testo del brano il cantante possa trasmettere un certo tipo di “intenzione” tramite la sua performance, e magari ripetendo la stessa canzone, ma con un intento, diverso cambino completamente le sensazioni che ne derivano. Vi sembra possibile?
Liberare la mente è un sogno di molti, ma ottenere questa qualità non è per niente semplice, richiede molta volontà e maturità. La cosa che spesso non è evidente è che il vero carceriere della mente siamo noi stessi e non gli altri.
Ad ogni suono di base ne corrispondono altri più acuti con frequenza multipla rispetto ad esso, allo stesso modo, anche la terra emette una frequenza che può essere rintracciata nello spettro udibile. La nota è un SOL.
La mente non dovrebbe essere alimentata nei suoi processi immaginativi, perché questo provoca pregiudizi che non danno alla realtà la possibilità di manifestarsi nella sua genuinità.
“La mente che mente” è una frase che possiamo trovare sul web o in qualche libro di filosofia orientale. Non vi è dubbio che la mente gioca molti “scherzi” al nostro equilibrio, ma il modo migliore per controllarla è di non esserne troppo coinvolti.
Amore per il sapere è il significato della parola “filosofia”, “educazione all’essere” è amore per l'essere, una materia che dovrebbe essere insegnata nelle nostre scuole.
Le nostre condizioni di vita frenetiche ci creano non pochi problemi, tra i quali ansie varie e stress. Dagli insegnamenti di Osho possiamo apprendere un metodo per rilassare il nostro corpo quando s’irrigidisce troppo.
L'unica vera ricchezza e’ l’amore, tutte le altre sono fittizie, servono solo a riempire qualche vuoto che abbiamo.
La conoscenza è qualcosa che riempie, ma il contenitore che viene riempito da essa è altrettanto importante. Esso è l’essere.
Il dolore può insegnarci molte cose. Ma diventa un tiranno per coloro che oppongono resistenza e si risentono.
In alcuni casi, l'approccio alla meditazione può avvenire sfruttando il movimento del corpo, come nelle "meditazioni attive". Anche Osho le consiglia per iniziare.
Il “Sintonizzatore del Cuore” è il primo vero tentativo compiuto dal biofeedback di rendere l’amore visibile. Quest’applicazione avanzata del computer dimostra e misura scientificamente i livelli di emozione fra due persone tramite ECG.