Con il suono è quindi possibile cambiare anche le onde cerebrali, quelle emesse dal nostro cuore e dalla respirazione grazie al principio dell'entrainment.
La medicina tradizionale occidentale risolve il problema della malattia "drogando" o eliminando il "musicista" che non collabora in maniera armonica alla musica dell'orchestra rappresentata dal corpo umano. Forse però potrebbe esserci anche un’altra strada meno dolorosa?
Le antiche scuole misteriche egizie, romane, greche, indiane e di altri centri di apprendimento, avevano una conoscenza del suono molto evoluta, arrivando a comprenderne le vibrazioni e annoverandole tra le cause primarie della formazione dell’universo.
Continuando a scrivere articoli su varie tematiche, mi sono accorto che il lettore può perdere di vista qual’era il punto di partenza di quell’argomento. Così ho deciso di mettere in questa pagina alcuni articoli che ritengo possano introdurre gli argomenti…
La nostra percezione del mondo, è il risultato del “filtro” degli organi di senso, i quali raccolgono informazioni che sono poi elaborate dal nostro cervello. Solo una piccola parte di queste informazioni è tuttavia elaborata.
Al momento la comprensione migliore che abbiamo descrive l’universo come uno spazio formato da n-dimensioni, organizzate in vibrazioni, i cui effetti sono le forze che agiscono sulla materia esistente. Il bello è che l’antica visione cosmica del Nada Brama, è praticamente identica a questa nostra comprensione che si è sviluppata in secoli di storia.
Il sanscrito è una di quelle lingue come l’aramaico dove le parole sono formate da vibrazioni specifiche. Il Mantra ha i suoi fondamenti in queste vibrazioni, come "Om Shanti" che significa pace nella mente, nella parola e nel corpo.
I Bija (seme) Mantra sono suoni molto potenti che hanno effetti rilevanti ed istantanei. Quegli aspiranti che non hanno fermato le loro formazioni mentali dovrebbero praticare un Mantra ordinario piuttosto che un Bija Mantra.
La voce è lo strumento musicale più efficace per stimolare e migliorare noi stessi. Molti studi e ricerche lo confermano. Ad esempio il lavoro di due patologi di New York, i quali sostengono che cantare stimola l’evoluzione del cervello.
La forma delle cose che vediamo è generata da onde vibrazionali che noi possiamo percepire così perché sono caratterizzate da una certa vibrazione alla quale noi siamo affini. Alla base vi è una vibrazione di fondo che potrebbe essere "Maya", il sogno di Dio.
Il modo orientale di concepire la realtà come un sogno illusorio, è definito con la parola “maya”. Notate la somiglianza con la nostra parola “magia”, non è un caso.
E' stata recentemente scoperta la "prospettiva uditiva", un modo di percezione dei suoni che può essere paragonato alla scoperta della prospettiva tridimensionale durante il Rinascimento. Sandra Seagal, una psichiatra di Los Angeles, ha scoperto che questa differente modalità di ascolto può essere acquisita imparando a ricevere le vibrazioni sonore con l'intero corpo.
Nell’ultimo decennio gli studi di Masaru Emoto sono stati molto controversi e osteggiati dalla comunità scientifica. La sua fama deriva dall’aver messo a punto una tecnica per fotografare cristalli d’acqua congelata in varie forme secondo la musica cui viene sottoposta.
La cimatica ha esplorato l’interazione tra suono e biologia. Con le sue scoperte si è poi trasformata in un ponte che ci aiuta a comprendere meglio la sapienza antica.
La scala “Mayamalavagaul” è una scala di sette suoni le cui sonorità ci suggeriscono atmosfere orientali. La meditazione con questo raga aiuta a cominciare la giornata in armonia, con forza e lucidità.