L'ascolto della musica può diventare un gioco che ci guida nella nostra interiorità, se fatto con la giusta volontà e intenzione.
La scala Harikamboji è composta da sette suoni. Queste note sono le stesse anche di una scala occidentale: la scala maggiore con la settima minore, chiamata anche modo misolidio.
La scala Natabairavi è presente anche nella tradizione occidentale, infatti corrisponde alla nostra scala minore naturale. E’ una scala che presenta spiccate qualità emotive.
La vera meditazione è difficile se non impossibile da definire perchè è un’esperienza che non può essere resa dal solo uso della lingua parlata. In Oriente esistono comunque parole che si avvicinano di più al senso completo.
I suoni che posseggono determinate frequenze, hanno un potere straordinario sulla fisiologia umana grazie appunto alla forma che accoglie informazioni coerenti alle leggi della creazione universale.
La scala Valaji è ancora di una scala pentatonica, ma diversamente da Hamsadhwani, aiuta a sintonizzarci sul “sentire”.
La scala “Hamsadhwani” è una pentatonica che aiuta ad armonizzare la nostra parte razionale e intellettuale.
La meditazione è una medicina per la “malattia” che comunemente chiamiamo “mente”. Il canto possiede qualità che lo possono accostare alla meditazione e nella ricerca del vero.
Shudda Saveri è una scala pentatonica un po’ diversa da quella più tradizionalmente usata in occidente. La meditazione con Shudda Saveri aiuta a ritrovare la gioia profonda.
La meditazione non è contro i piaceri e gli interessi, l’unico ostacolo è l’attaccamento.
La scala pentatonica, come suggerisce il nome, è costituita da cinque suoni ed è comune a molte culture dell’uomo più o meno antiche. In India il suo nome è “mohana”. Ecco una pratica per la forza con la scala pentatonica.
Nella vita non esiste solo la dimensione attiva, c’è anche quella passiva, il così detto “non fare”. Gurdjieff chiamerebbe probabilmente la prima “maschile” e la seconda “femminile”. Per il benessere della persona, e della società in quanto somma d’individui, entrambe sono necessarie.
Il suono prodotto dalla voce esiste in tutte le culture antiche e presenti, ci appartiene perché risuona in noi, si amplifica nei nostri organi e nelle cavità del nostro corpo, giocando e rimbalzando al nostro interno. Quando è unito alla meditazione, ne amplifica le proprietà.
Una pratica spirituale di meditazione che fa parte del Mantra Yoga è il Kirtan, definibile come “canto collettivo di mantra”. Come tutte le metodologie Yoga, lo scopo è sempre quello di connettere corpo, mente e Sé in un tutto armonico, ma nel Kirtan vi è un’attenzione alla dinamica di gruppo nell’evoluzione dell’individuo.
Andana Bosman è un musicista e ricercatore che vive in Norvegia. Egli ha compiuto ricerche e studi sulla “ghiandola pineale” (detta anche epifisi) e sul suo ruolo nella salute umana. La meditazione può stimolare le funzioni di questa ghiandola migliorando il benessere.