Secondo la tradizione orientale e lo yoga, il corpo umano è caratterizzato da sette principali centri energetici dislocati lungo l’asse verticale: questi sono i Chakra. Il loro equilibrio è importante per la salute dell’uomo, ed è uno degli obiettivi della meditazione, anche usando la musica come nel nada yoga.
Che il canto sia terapeutico lo sa bene anche la tradizione popolare, basta ricordare il famoso detto “Canta che ti passa”, ma lo sostengono anche numerose ricerche scientifiche. Un’esperienza accaduta al ricercatore francese Alfred Tomatis può aiutare a capire l’importanza e il beneficio del canto.
Niente come l’opera musicale rende vera la famosa frase “Carpe Diem”, ossia la capacità di cogliere la meravigliosa magia del presente, senza lasciarsi distrarre dalle ammalianti promesse del futuro o dagli emotivi ricordi del passato.
Se esiste una musica che si avvicina a un’idea paradisiaca potrebbe essere quella espressa dall’Harmonic Choir diretto da David Hykes, che propone un repertorio di brani originali cantati col canto armonico. Un ascolto che lascia allibiti.
Nello sciamanesimo la musica ha un ruolo fondamentale, come accompagnamento di cerimonie ma anche come applicazione diretta nella guarigione. I brani che gli sciamani cantano sono spesso tramandati, ma non sempre.
La musica nasce dal silenzio e vi ritorna alla fine dell’esecuzione. La cattiva abitudine di applaudire immediatamente dopo l’ultima nota di un concerto non la rispetta, perché interrompe la quiete che avvolge il suono che sfuma nel silenzio.
La nascita di Cristo è festeggiata da milioni di cristiani di tutto il mondo ogni anno e, se per molti la sua tradizione si traduce solo in qualche acquisto in più e in un aumento di peso, per altri permane lo spirito che dovrebbe accompagnare questo importante evento. Ecco qualche spunto di riflessione sul Natale.
Gli armonici sono un fenomeno fisico acustico non evidente, che però è componente molto importante nella musica meidtativa e curativa dello yoga e di altre tecniche proposte dalla cimatica e dalla musicoterapia di ogni cultura. Gli Aborigeni australiani utilizzano uno strumento che emette un suono grave per i loro riti di guarigione: il didjeridoo.
Gli esperimenti compiuti dai ricercatori della Cimatica, cercano di indagare le connessioni esistenti tra materia e suono. Barbara Hero, oltre che lavorare sul Lambdoma di Pitagora, ha utilizzato il laser per capire come il suono influenza l’energia e la materia.
La profonda dedizione alla musica e la vocazione idealista probabilmente aiutarono il genio di Beethoven a continuare la sua opera di ricerca e creatività musicale, nonostante la sua sordità, consentendo a noi di poter apprezzare i suoi lavori superlativi. La sua concezione filosofica musicale non si distanziava molto da quella di Pitagora e Platone.
Gli antichi architetti usarono molto la sezione aurea per progettare le loro opere, ma possiamo riscontrare tale proporzione anche in composizioni musicali. Così come il macrocosmo è una proiezione del microcosmo in scala, anche nella cellula musicale di base ritroviamo la sezione aurea: l’intervallo di sesta.
Spesso si crede che la serietà e il rigore portino grandi risultati in tutti i campi, compresa la musica. Al contrario, fare le cose per gioco è considerata una cosa poco produttiva e quindi da evitare. Sarà davvero così?
L’affermazione di Goethe “L’architettura è musica congelata” descrive a meraviglia il rapporto esistente tra le proporzioni musicali e quelle architettoniche. Possiamo infatti osservare che le costruzioni in cui si riscontrano tali proporzioni sono anche molto gradevoli da vedere.
Così come l’uomo, anche la musica è un fenomeno complesso che unisce una componente fisica, cioè la vibrazione, un’organizzazione razionale per ottenere l’efficacia emotiva che è soggettiva per ogni ascoltatore. Grazie a queste qualità la musica si presenta come un efficace ponte per la crescita spirituale dell’uomo.
I segreti del suono scoperti da Pitagora sono probabilmente contenuti nel Lambdoma o “Tavola Pitagorica”, tramandato fino ad oggi. In esso sono contenuti i fondamenti armonici delle note e della natura, almeno questo sosteneva lo scienziato tedesco Hans Kayser.